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venerdì 8 ottobre 2010

IL BRUCO E L'UCCELLINO

Su un grande albero vicino al ruscello chiacchierino viveva un simpatico bruco verde.
Passava tutto il giorno a mangiare le tenere foglie e, spostandosi con il suo modo buffo, ammirava l’acqua che, saltellando da un sasso all’altro, scorreva sotto di lui.
Sui rami di quell’albero tutti i giorni veniva a riposare un uccellino variopinto ed i due animaletti erano diventati amici inseparabili.
Il bruco aspettava con impazienza l’arrivo del caro amico che gli portava le notizie del mondo lontano.
Aveva così saputo che di là del ruscello esisteva un grande prato pieno di fiori colorati, che in una casetta tutta rosa viveva una dolce bambina che tutti i giorni metteva delle briciole di pane sul davanzale perché l’uccellino potesse mangiarle…
ogni volta c’era qualche novità interessante.
Come sarebbe stato bello volare lontano come l’uccellino e poter ammirare tante cose così meravigliose!!
Purtroppo il bruco doveva accontentarsi di spostarsi sui rami: l’albero era tutto il suo mondo.
Un giorno l’uccellino
si posò sul ramo e, muovendo ritmicamente il capino, cercò il suo amico …ma non si vedeva proprio da nessuna parte.
Continuò a cinguettare per chiamarlo, tutto fu inutile; infine stanco e triste volò via.
Tutti i giorni ritornava fiducioso sul grande albero ma l’amico bruco purtroppo era sparito.


Dove poteva essere andato?


-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi qualche suggerimento?
-> Questo spazio è per te..
.


Giada ha detto...
Voglio provare a continuare la favola...

L'uccellino era molto triste, pensava tutti i giorni al suo amico bruco e non riusciva a capire cosa gli fosse successo!
Lo cercava sull'albero ma era sempre stato difficile scorgerlo, tutto verde in mezzo alle foglie. Ogni giorno si posava sull'albero e cantava, come faceva sempre, del prato pieno di fiori colorati e del mondo lontano, nella speranza che il piccolo bruco fosse tornato e lo sentisse. L'uccellino era così triste che, per qualche giorno, si dimenticò perfino di andare a trovare la dolce bambina della casetta tutta rosa.
Finalmente, una bella mattina, si ricordò della bimba: se ne era completamente dimenticato! Chissà come si era preoccupata non vedendolo beccare le sue briciole di pane.
Volò in fretta e raggiunse il davanzale. Che strano...le briciole c'erano, ma stavolta c'era anche qualcosa di diverso! Un bellissimo fiore colorato... No, un momento, questo fiore si muoveva! Era una splendida farfalla. "Ciao, sono io, il tuo amico bruco! Sono arrivato fin qui, adesso anch'io posso volare con te! Possiamo stare sempre insieme".
L'uccellino ovviamente non riusciva a capire cos'era successo.
"Sai" gli spiegò il bruco "un giorno, dopo che eri andato via, non stavo tanto bene. Così sono rimasto su un ramo e mi sono addormentato. Facevo sogni stranissimi, che mi spaventavano... poi, ad un certo punto, ho sognato un canto dolcissimo, eri tu! Mi raccontavi della bimba, del prato, del mondo lontano...poi mi sono svegliato e sono venuto subito qui! Il tuo canto mi ha fatto crescere le ali!Ti aspettavo..."
Da quel giorno la farfalla, che un tempo era solo un piccolo bruco, seguì sempre l'amico uccellino, e insieme videro tanti, tanti luoghi... ma il posto più bello rimase senza dubbio la casetta tutta rosa, nel grande prato pieno di fiori colorati, con la dolce bambina delle briciole di pane.


BRAVISSIMA
Giada
una continuazione favolosa, come lo sono i tuoi disegni!!!



*******


ed ecco invece come ha voluto continuarla GIULIANA


l'uccellino aveva perso ogni speranza di ritrovare il suo amico bruco, quando ad un tratto in una bella giornata di maggio una bellissima farfalla si posò sul ramo accanto all'uccellino ma lui rimase indifferente fin quando la farfalla si pose sopra una sua ala e gli disse "ciao amico non mi riconosci sono il tuo amico bruco guarda ora anch'io posso volare perchè non andiamo insieme a trovare la tua amica bambina" e cosi volarono dalla bambina
La bambina quando li vide arrivare andò subito alla finestra e chiese all'uccellino se la farfalla era con lui e lui gli rispose che era il bruco suo amico che aveva tanta voglia di volare e così diventò una farfalla allora la bambina gli disse che anche lei volevava volare chissà forse un giorno sarebbe diventata un uccellino o forse una farfalla ma l' uccellino gli disse "no piccola mia tu non puoi lasciare la tua mamma e poi chi ci metterebbe le briciole sul davanzale"
grazie, grazie GIULIANA
per questa nuova versione

sono felicissima
perchè questa piccola favola
ha avuto addirittura due continuazioni diverse

6 commenti:

  1. Immaginavo che la farfalla fosse volato dalla bambina...

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  2. è proprio carina questa favola e con ben due finali!
    Mi immagino anch'io a volare in cerca di prati e fiori colorati... aspetto ansiosamente la primavera!!!
    Un abbraccio,
    Lety

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  3. Amando tantissimo i due personaggi della storia (soprattutto il piccolo bruco) mi ricordo che mi era venuto spontaneo cercare di continuarla!
    Complimenti anche a Giuliana per il suo bellissimo finale!
    Un carissimo saluto, Giada

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  4. GRAZIE per i vostri commenti
    sono contenta che questa favola sia stata letta da altre persone anche se a dir la verità l'avevo già pubblicata molto tempo fa e ieri (per mia imbranataggine) l'ho fatta riapparire
    @Giada il tuo amore per i due personaggi lo trasmetti perfettamente nei tuoi magnifici capolavori... ricordo di aver letto al nipotino tutto ciò che hai scritto tanto dettagliatamente sui bruchi e la loro metamorfosi ;-)

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  5. Mi piacciono entrambe le conclusioni.
    Brave, ne è venuta fuori una favola dolcissima.
    L'ho appena leta alla mai bimba.

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  6. @ Natalia... pensa che questa favola l'avevo inventata per invogliare il nipotino duenne a mangiare da solo il suo piatto di pasta "farfalle" della Barilla.

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