in tempo di crisi regaliamo sorrisi, non costano nulla ma fanno felici... io ne ho tanti per tutti quelli che passano di qua ;-)
  se ti fa piacere seguimi anche qui:

giovedì 28 novembre 2013

ONE E TWO due bottiglie diventate panchina


Un simpatico giovanotto, tutto felice di aver finalmente trovato un lavoro, ha voluto dare un nome alle prime due bottiglie di plastica che ha riempito d'acqua.
Poiché sta seguendo un corso serale di inglese le ha chiamate: One e Two.
Dopo averle unite ad altre quattro le ha strette in una plastica di imballaggio ed ha posizionato la confezione sotto ad una tettoia.
Su di essa ne ha poi aggiunto molte altre sino a formare un' altissima catasta di bottiglie.
One e Two diventano subito amiche e,
pigiate sotto quella catasta, osservano tutto ciò che avviene loro attorno.
Nello spiazzo antistante la tettoia c'è un grande via vai di grossi camion che prelevano delle confezioni di bottiglie dalla catasta e poi le portano via.
" Dove pensi che le portino?" chiede un giorno One
Two non sa proprio cosa rispondere e le sussurra:
"L'importante è che non ci separino mai, stiamo troppo bene insieme."
Un giorno le due amiche sentono una vocina di bimba canticchiare ripetutamente una filastrocca.
Sarebbero curiose di conoscere chi canta ma, da dove si trovano, non riescono proprio a vederla ed allora si accontentano di imparare la canzoncina.
"Fra Martino, campanaro, dormi tu? dormi tu? Suona le campane, suona le campane, din, don, dan, din, don, dan"
Le due bottiglie si ripetono tra di loro le parole sino a quando imparano tutta la filastrocca e si addormentano canticchiandola.
Il tempo passa e le due bottiglie, per superare la noia di stare sempre lì pigiate con le altre quattro compagne musone che non dicono mai nulla, continuano a canticchiare tra di loro la filastrocca.
Un giorno la confezione in cui si trovavano One e Two viene finalmente caricata su di un camion.
Le due amiche sono tutte elettrizzate perché così  potranno vedere qualcosa di diverso.
"Chissà quante cose bellissime scopriremo" si sussurrano vicendevolmente.
Il viaggio è lungo e loro, chiuse al buio,  si addormentano.
Quando si svegliano non sono più strette nell'imballaggio ma ben allineate e con altre bottiglie su di uno scaffale.
Tutto attorno una moltitudine di cose diverse e... tante, tante luci.
"Questo posto è fantastico" dice One.
""Non siamo più strette come prima ma comunque siamo vicine" replica contemporaneamente Two.
Proprio in quel momento una mano si allunga, prende One e la mette in un carrello.
Inutilmente Two grida:
"Prendi anche me, prendi anche me".
Nessuno la sente e lei con le lacrime agli occhi vede la sua amica che cerca inutilmente di sfuggire da quelle sbarre di ferro arrampicandosi su tutti gli altri pacchi.
Il carrello si allontana sempre più sino a sparire dalla sua vista.
Inutilmente le altre bottiglie tentano di consolare Two ma lei cade in una grande depressione... le manca troppo la sua amica One.
Non le importa neanche che un giorno una mano afferri anche lei e, dopo averla fatta sostare in un luogo molto freddo, poco alla volta la svuotata di tutta l'acqua che contiene.
Durante il periodo che ha trascorso nel frigorifero, ogni volta che ne aprivano lo sportello, ha sperato inutilmente che le affiancassero la sua amica One.
Quando è completamente vuota la gettano in un contenitore con tanti altri oggetti di plastica.
One, sempre più triste, dopo diverse traversie un bel giorno si ritrova trasformata in una panchina.
La panchina è posizionata in un verde prato sul quale una bimba sta raccogliendo delle bianche margherite canticchiando una filastrocca.
Che meraviglia è proprio quella che conosce anche lei.
One si sente come rivivere e istintivamente si mette a cantarla.
Subito alla sua voce se ne unisce un'altra che lei riconoscerebbe tra mille: è quella della sua amica Two.
One felicissima si guarda attorno ma non riesce a vederla.
"Sciocchina..." si sente dire  "anche tu adesso sei diversa, ci hanno riciclato e trasformato in questa bella panchina... io sono una parte della sbarra che c'è proprio sopra quella in cui ci sei tu"
One, nella sua apatia,  non si era neanche accorta di avere subito una trasformazione.
Il loro aspetto esteriore è insignificante...  l' importante è che adesso siano nuovamente vicine e tutte e due si mettono a cantare a squarciagola la loro filastrocca.


Cosa succederà poi?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi  un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...




4 commenti:

  1. Cara Anna sono sempre belli i tuoi racconti. Ogni volta sempre più belli così che aspettiamo sempre le prossime che vengono per farci un bel sorriso... Ciao e buon pomeriggio cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. Grazie gentile ed affezionatissimo Tomaso... volevo solo far capire che l'amicizia vera dura per sempre e contemporaneamente trasmettere un pochino della mia passione per... il riciclo/riuso ;-)

    RispondiElimina
  3. Cara Anna, è una favola a lieto fine già così...!
    Le due amiche, benché trasformate ( w il riciclo !!!) si sono ritrovate... ci voleva il canto di una bimba, che loro conoscevano molto bene,
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La continuazione potrebbe essere quella bimba che si viene a sedere sulla panchina e si unisce al loro coro ;-)

      Elimina

GRAZIE...tutti i commenti sono GRADITISSIMI ;-))
quindi lascia una traccia del tuo passaggio... un suggerimento, una critica, tutto servirà a migliorare questo blog.

GRAZIE, GRAZIE ed ancora GRAZIE a...


"d"
senza il quale questo blog non sarebbe mai esistito e che tanto pazientemente mi supporta sempre.

Grazie al blog ho scoperto un mondo che non conoscevo e che trovo super splendido!!!
Ho trovato persone meravigliose che mi hanno sempre sostenuta, incoraggiata e consigliata.

Vi abbraccio virtualmente tutte/i ... continuate a seguirmi e...
se lasciate un commento mi farete felice!!!