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martedì 11 febbraio 2014

UCCIO: amicizia e serenità fanno... miracoli

Il disegno tracciato tempo fa da un bambino 
(che mi aveva dato lo spunto per diverse favole)
era stato scelto da Elena Terenzi per creare uno dei suoi 
bellissimi  "mostracci"
appena l'ho avuto tra le mani ho subito pensato
 di continuare la serie di avventure di Uccio 
e ne è venuta fuori questa favola 
(se mai troverò un editore disponibile 
potrei racchiuderle tutte in un libro)

UCCIO: amicizia e serenità fanno... miracoli


Lontano, lontano in mezzo all'oceano c'era un'isoletta fatta di soli scogli sulla quale viveva lo strano popolo dei morist: dei piccoli esseri dolci e timidi tutti arancione, con un'enorme testa a forma di uovo in cui spiccavano tre grandi occhi triangolari.
Al minimo rumore fuggivano velocissimi sui quattro tentacoli  per
andare a nascondersi nei buchi delle rocce.
Si nutrivano dei pesci che catturavano con i loro affilati artigli ma dovevano sempre stare attenti alla minaccia del grande nemico alato che, attirato dal loro bel colore arancione, in un attimo arrivava dal cielo e li catturava portandoli via per sempre.
Uccio dopo essere divenuto capo, per aiutare il suo popolo minacciato dall'inquinamento, aveva superato coraggiosamente la sua timidezza e aveva affrontato le insidie del mondo sino ad allora sconosciuto.
Dopo aver nuotato per moltissime ore, quando ormai sfinito stava per rassegnarsi all'inevitabile, in mezzo a tutta quell'acqua sconfinata aveva visto un qualcosa di marrone.
Mai avrebbe pensato che era Ghina, una tartaruga marina, che ben presto sarebbe diventata la sua migliore amica e consigliera.
Grazie a lei aveva conosciuto tanti esseri sconosciuti, misteriosi e generosi.
Aveva scoperto che altri popoli, a causa dell'inquinamento, cercavano un luogo dove potersi trasferire con i loro simili.
Dopo molte avventure e grazie all'aiuto delle sirenette e di re Nettuno, tre popoli dall'aspetto differente, con usi e costumi completamente diversi, accomunati dal solo desiderio di voler vivere in pace, erano stati trasportati in una terra a loro completamente sconosciuta e lontana dall'inquinamento causato dall'uomo.

Tanti anni dopo il grande esodo dei tre popoli Ghina, la tartaruga marina, decide di far visita ai suoi amici nella lontana terra del profondo sud.
Mentre sta uscendo dai flutti del mare si sente dire:
"Ciao Ghina come stai?"
Esterrefatta la vecchia tartaruga guarda quel simpatico animaletto che sta giocando felicemente con le conchiglie sulla spiaggia.
Lei è certissima di non aver mai visto un essere simile, eppure la sua memoria è ancora più che buona!
Allora gli si avvicina dicendogli:
"Chi sei? e da dove sbuchi fuori?"
"Sono Uccio Junior, figlio del grande Uccio capo dei morist che tu hai salvato tanto tempo fa"
"Com'è possibile? tu, con quel sorriso sbarazzino e quei due occhi tondi, non gli assomigli per nulla" esclama perplessa Ghina.
"Lo so benissimo e non assomiglio neanche alla mia mamma ma sei hai tempo possiamo trasferirci all'ombra di quegli alberi e ti racconto tutto"
Ghina non se lo fa ripetere due volte e, correndo a tutta la velocità consentita dalle sue corte zampe, segue Uccio Junior.
Sotto all'albero ci già sono altri  animaletti simili a lui che le si fanno incontro e la salutano allegramente.
Seduti tutti in cerchio Junior inizia il suo racconto:
"Devi sapere che quando, tanto tempo fa, il mio popolo e quelli degli escavator e degli scalator furono trasportati in questo luogo dovettero dapprima imparare a conoscersi ed a condividere gli spazi. 
All'inizio ognuno continuò a cibarsi secondo le proprie abitudini: il mio popolo di soli pesci, gli escavator di alghe, gli scalator di foglie.
Ognuno trovava un pochino strano le usanze degli altri ma tutti avevano in comune il grande desiderio di vivere in pace in questo posto lontano dall'inquinamento.
Poco per volta capirono che le attitudini degli uni potevano essere di aiuto anche agli altri.
In seguito iniziarono anche a scambiarsi ed apprezzare i vari cibi.
Adesso siamo tutti amici e conviviamo perfettamente .
Tutti sappiamo pescare, scavare, arrampicarci sugli alberi; logicamente c'è chi riesce meglio in una cosa chi in un'altra ma ci aiutiamo vicendevolmente.
Tutti i nuovi nati assomigliano di più a me che non  ai loro genitori ed il mio papà ha detto che la nostra è una "mutazione genetica"... io non so bene cosa voglia dire, ma se lo dice lui che è il capo e tutti lo ascoltano sempre sarà senz'altro vero. 
Lui dice che prima avevano tre occhi perché due dovevano sempre fissare il cielo da dove poteva arrivare improvvisamente il nemico alato... adesso quel nemico non esiste più quindi due occhi sono più che sufficienti.
Eravamo tutti arancione a furia di stare solo sempre nascosti tra gli scogli, adesso viviamo serenamente tutto il giorno all'aperto quindi anche il colore della nostra pelle è cambiato.
Anche i piccoli degli altri popoli hanno subito queste belle mutazioni perché qui esiste solo l'amicizia e la serenità e queste fanno miracoli... così dicono i saggi ed io ne sono convinto"

Nella sua lunga vita Ghina ha visto tante cose ma mai tanta gioia e serenità come quella che traspare da quei piccoli quindi condivide pienamente quanto dicono i saggi.


Cosa succederà poi?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

9 commenti:

  1. Ciao NonnAnna!
    Che bel blog! Tu mi scopri e io ti scopro...e scopro che sei di Torino, come me!:-) In che zona? Se vuoi puoi rispondermi privatamente, per via della privacy.
    A presto, Flavia

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  2. Ciao Flavia, ben arrivata da me e grazie per i complimenti.
    Sono molto contenta di conoscere una blogger di Torino,
    come potrai immaginare dalla foto scattata dal mio balcone
    http://nonnanna-linventafavole.blogspot.it/2014/02/il-grattacielo-intesa-sanpaolo-rovina.html
    abito in centro e te in che zona ti trovi?
    Spero di rileggerti presto

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  3. Che meraviglia! è bellissimo vedere un mostraccio protagonista delle tue splendide storie! Anche questa me la stampo e la leggo ai bambini e chissà, se prima o poi pubblicherai un libro, saremo certamente fra i primi ad acquistarlo! Baci e buona giornata

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    1. * Grazie... fammi poi sapere come i tuoi bimbi avrebbero voluto continuasse questa favola.
      * Ancora tante grazie per il tuo bellissimo "mostraccio"
      * Pubblicarne un libro è un mio sogno nel cassetto...spero prima o poi possa uscirne fuori ;-)

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  4. ma che bello questo mostracci.....mi ero persa l'altro post

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    1. Elena realizza dei "mostracci" molto teneri e simpatici ;-)

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  5. E' inutile dirti quanto siano fortunati i tuoi nipotini ad averti! Tu lo sarai sicuramente ad avere loro, ma sicuramente non è roba comune avere una nonna così!
    Bellissimo il mostraccio di Elena!
    Baci

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    1. Grazie, il tuo commento mi ha fatto decisamente arrossire ;-)
      Il tuo bimbo è certamente fortunato ad avere una mamma tanto dolce e creativa!

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  6. Anche se ti seguo da poco anch'io la penso come Clara del commento precedente .... fortunati ad avere una nonna come te ... un vero angelo della casa .... questa favola è difficile da continuare .... vediamo se mi verrà in mente qualcosa ...... un bacione giusi_g

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GRAZIE...tutti i commenti sono GRADITISSIMI ;-))
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GRAZIE, GRAZIE ed ancora GRAZIE a...


"d"
senza il quale questo blog non sarebbe mai esistito e che tanto pazientemente mi supporta sempre.

Grazie al blog ho scoperto un mondo che non conoscevo e che trovo super splendido!!!
Ho trovato persone meravigliose che mi hanno sempre sostenuta, incoraggiata e consigliata.

Vi abbraccio virtualmente tutte/i ... continuate a seguirmi e...
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