in tempo di crisi regaliamo sorrisi, non costano nulla ma fanno felici... io ne ho tanti per tutti quelli che passano di qua ;-)
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I PERCHE' delle favole/fiabe

Albert Einstein diceva:



Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe/favole; 
se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più".

in questa pagina puoi trovare risposta a tanti perché 


Le favole sono importanti

* Perché  raccontare favole ai bambini serve a sviluppare la loro fantasia, a fargli apprendere un linguaggio corretto e li avvicina piano piano alla lettura.

* Nel raccontare la favola si crea un momento d' intimità e di condivisione di emozioni e fantasia  tra l'adulto ed il bambino che permette di tranquillizzarlo perché, seguendo la favola, si concentra sulla storia, oppure se è troppo piccolo per capirne i concetti, si rilassa seguendo la musicalità delle parole.

* Non è mai troppo presto per raccontargliele anzi sin dai primi mesi mettete a loro disposizione dei libri... sono adattissimi quelli di stoffa, cartonati o plastificati molto semplici e con poche figure e poi leggeteli tenendo il bimbo in braccio e facendogli vedere, di volta in volta, le varie immagini... 
(non preoccupatevi se li portano alla bocca è il loro modo di esplorare le cose)
Vedrete che prestissimo saranno  i piccolissimi a leggerli da soli quando ancora non sapranno parlare vi indicheranno orgogliosamente le varie immagini associandole a dei versetti  (la mucca sarà muuu, il cane bau bau, la macchina brummm, ecc.) 


Invento le mie favole 

Perché…in questo mondo in cui si parla solo di violenza la quale viene propinata quotidianamente in giochi e, diciamocelo pure francamente, anche nei cartoni animati  io non inserisco mai scene violente (il mondo che ci circonda ne è già pieno e sono convinta che i bambini ne recepiscano già anche troppa tramite i mass-media)

il mio sogno sarebbe che:
* Grazie ad una mia favola, un bambino impari ad affrontare la paura, vivere un'emozione, scoprire quali sono le cose importanti della vita e pian piano si avvicini a letture sempre più impegnative.
* Leggendo una mia favola un adulto possa tornare, almeno per un momento, magicamente bimbo e riviva le sensazioni, le persone, i luoghi di tanto tempo fa.


Come nascono le mie favole

* Prima di inventare una favola cerco di scoprire i "gusti" di chi mi sta di fronte, capire le sue preferenze, insomma considerarlo un "Persona a 360°" e non, come fanno tanti, quasi con autosufficienza  "solo un bambino";
 * Nel raccontarle uso parole semplici e con frasi brevi, sottolineo ripetendole le parole importanti e uso riferimenti ad animali, cose ed oggetti che il bambino riconosce.
* Credo profondamente in ciò che racconto e di volta in volta mi trasformo diventando l’animale o il personaggio di cui parlo cercando di imitarlo con il tono della voce, espressioni del viso, movimenti delle mani e del corpo. Vario il ritmo della narrazione secondo gli avvenimenti quindi il raccontare potrà diventare lento e scandito oppure veloce e frenetico per creare l’atmosfera del momento.
* Inizio le favole come quelle classiche: “Tanto, tanto tempo fa…”, “c’era una volta…”, “In un posto lontano, lontano…”; per trasportare chi l’ascolta in un mondo di fantasia. 
* Lascio sempre aperta la conclusione delle favole per permettere a chi mi ascolta di continuarla/evolverla per interagire con me.


Dove prendo spunto per inventarle

* Di solito un bambino suggerisce un animale od un personaggio oppure è un disegno, un fatto particolare che mi ha colpito, può anche essere  una richiesta specifica per ricordare o sottolineare una determinata occasione
 * Quando invento, se il soggetto piace, la favola può anche protrarsi per più giorni, la continuazione o la fine è rimandata al giorno dopo e l'attesa piace sempre
* Molte volte preferisco far interagire i bambini che l'ascoltano ed allora interrompo il racconto e chiedo ad ognuno di continuare, un pezzo ciascuno e la favola si evolve; si conosce l'argomento dell'inizio ma la fine è sempre una gradita sorpresa! quanta fantasia hanno i bambini, basta stimolargliela un po'.  
* Il fare interagire i bambini li coinvolge molto ed io cerco sempre di far partecipare per primo quello che ha la soglia di attenzione più bassa e quindi sta già distraendosi un po'. Importantissimo è il non pretendere mai di farlo parlare più di quanto si senta onde non umiliarlo davanti ai compagni.


Quando si racconta una favola

E' sempre il momento giusto per raccontare le favole (i bambini non si stancano mai) provare per credere!!!
A qualsiasi cartone animato o altro gioco il bambino preferisce una favola perché ti sente ”vicino” mentre gliela raccontati...
Importante è renderla viva coinvolgendo il bambino... se poi lui stesso può scegliere l’argomento meglio ancora... ”l’astuzia” sta di gestirla per ottenere i risultati che ci siamo prefissati.
Ad esempio se il bambino fa i capricci perché vuole essere imboccato: gli racconti la favola solo se lui si sbriga a mangiare da solo oppure se è inappetente la favola esalterà i benefici che raggiungerà mangiando o ancora, se non gli piace una certa verdura, sarà l’animaletto da lui preferito a proporgliela, ecc.


Come si racconta una favola

Nel raccontare una favola ci si deve immedesimare nelle varie parti: il timbro della voce deve essere caldo e misterioso ed essere diverso per ogni personaggio; bisogna introdurre i versi degli animali ed i vari rumori (la porta che cigola, il rubinetto che gocciola, ecc.) 
Utilizzare: 
i gesti perché la gestualità del corpo aiuta molto a rendere l’intensità del racconto, 
le espressioni del viso perché il piccolo cercherà di imitare, 
i movimenti delle mani perché sono molto efficaci. 
Quando il racconto lo richiede battere dei colpetti sul tavolo e mimare con le mani il volo degli uccelli, il movimento delle onde, battere il piede per terra per indicare il passo cadenzato dell’orco che si avvicina, ecc.


Benefici delle favole

Identificandosi nelle paure dei protagonisti il bambino si libera dalle proprie, purché vi sia qualcuno vicino a lui e la storia sia presentata come accaduta tanto tempo fa,  in un paese lontano e finisca bene.
La conclusione deve sempre essere "e vissero felici e contenti”  perché nessuna  favola/fiaba finisce male. Tutte devono rassicurare il bambino che nonostante le peripezie il protagonista vivrà poi felice e contento per il resto dei suoi giorni.
Bisogna  stare vicino al bambino mentre si racconta specialmente se lui può avere paura. 
Tenerlo stretto vicino oppure in braccio lo aiuterà a seguire i percorsi angoscianti dell’intreccio e al tempo stesso, sarà sicuro che le cose terribili successe ai protagonisti a lui non potranno mai accadere.
Se il bambino chiede "Ma è vero?" non dite “Non sono vere” perché le fiabe/favole sono “vere” in quanto simboli. Non appartengono al mondo immediato che sperimentiamo ogni giorno con i vostri sensi, eppure descrivono un mondo interiore reale, che è quello dei sogni. 
Al bambino piccolo si può rispondere: «Sì, ma sono cose che succedevano molto tempo fa in un paese mooolto lontano». Oppure: «Sono cose accadute in un posto sconosciuto» o ancora: «È come quando giochi con i tuoi pupazzi e fai finta che chiacchierate insieme, ma ciò che dici è vero?».
Se la fiaba piace al bambino non stancatevi di ripeterla ogni volta che la richiede perché significa che risponde a un suo bisogno profondo. Sarà poi lui stesso a non volerla più sentire quando la situazione non lo interessa più.

10 commenti:

  1. Le fiabe ci descrivono da dentro usando i simboli, anche il nostro blog parla di questo

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  2. Grazie per la visita, passerò dal vostro blog a sbirciare

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  3. Vedo che ne ho perse molte cara Anna!!! Spero che non succeda più.
    Tomaso

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    1. Tranquillo Tomaso nei blog amici ci sono tante di quelle cose scritte che è facilissimo perderne... io (causa carenza tempo) non riesco mai a starci dietro a tutte e me ne rincresce!

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  4. Ciao, navigando in rete ho trovato un Blog originalissimo che si adatta bene a questa filosofia creativa...

    http://www.diariodiyakov.it/

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    1. Ciao Franco e ben arrivato qui da me... non sei rintracciabile quindi ti rispondo qui sperando che ripassi a leggere la mia risposta.
      Ti ringrazio molto per l'info e andrò senz'altro a leggermi quanto suggerito.

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  5. Bravissima NonnAnna!
    Passerò spesso e volentieri di qui...anche noi abbiamo il nostro rituale prima della nanna fatto di fiabe e storie, lette o raccontate, che va costantemente alimentato con nuove avventure!
    Buon lavoro!

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  6. Grazie, il rituale delle favole è una cosa molto importante per i bambini (forse sono di parte) e spero tu possa attingere anche dalle mie... sarei curoiosa di sapere quale preferite!

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  7. Ciao NonnaAnna :)
    Ho appena scoperto questo tuo spazio virtuale e ti faccio tanti, tanti complimenti perchè lo trovo davvero bellissimo!
    Condividiamo la stessa passione, anche a me piace dilettarmi nell'inventare delle fiabe per i più piccini.

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"d"
senza il quale questo blog non sarebbe mai esistito e che tanto pazientemente mi supporta sempre.

Grazie al blog ho scoperto un mondo che non conoscevo e che trovo super splendido!!!
Ho trovato persone meravigliose che mi hanno sempre sostenuta, incoraggiata e consigliata.

Vi abbraccio virtualmente tutte/i ... continuate a seguirmi e...
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