in tempo di crisi regaliamo sorrisi, non costano nulla ma fanno felici... io ne ho tanti per tutti quelli che passano di qua ;-)
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venerdì 29 agosto 2025

CUCCIOLI di tutti i colori

 Le vacanze estive stanno per finire 

presto inizierà un nuovo anno scolastico 

come sarà?

È iniziato un nuovo anno scolastico e la maestra presenta i nuovi arrivati che, tutti titubanti, per la prima volta si staccano dalle loro mamme.

I grandi ed i mezzani della scuola materna hanno promesso di aiutare la loro maestra nell'inserimento dei nuovi compagni e lei guarda con simpatia tutti questi piccoli cercando di formare degli accoppiamenti.

Non sarà un compito semplice ma la sua lunga esperienza l'aiuterà.
Ad Alice, che da sempre ha dimostrato uno spirito materno, affiderà il timido Cin Lin  dai tristi occhi a mandorla che sa a malapena pronunciare qualche parola in italiano.
Alla spigliata Luisa metterà vicino Alina che, con le sue innumerevoli treccine, ha suscitato la sua ammirazione.
A Marco, il grande patito di calcio, accoppierà il biondissimo Igor  che, mentre si nascondeva dietro le gambe della mamma, sbirciava felice il pallone appoggiato sulla mensola.
La scuola sta diventando sempre più multietnica e l'anziana maestra è contenta perché sa che ogni nuovo bimbo ha qualcosa da insegnarle e da insegnare ai suoi compagni apportando le proprie diversità.

Alla fine della giornata quando tutti i cuccioli sono seduti a terra, formando un grande cerchio, l'anziana maestra li guarda con orgoglio: con tanti colori diversi di capelli, occhi e pelle sembrano un grande mazzo di fiori variopinto e a lei viene già un'idea su cosa dovrà mettere in programma per il giorno dopo.

 La mattina successiva arriva in classe con tanti cartoncini colorati e, aiutata dai bimbi, insieme creano tanti fiori variopinti che poi riuniscono in un grande mazzo e l’appoggiano nel centro della stanza.

Dopo tutti insieme, prendendosi per mano, formando un bel cerchio e iniziano a girare attorno al mazzo di fiori cantando la filastrocca "Girotondo in tutto il mondo" del mitico Rodari 

Filastrocca per tutti i bambini

per gli italiani e per gli abissini 

per i russi e per gli inglesi

gli americani ed i francesi

per quelli neri come il carbone

per quelli rossi come il mattone

per quelli gialli che stanno in Cina

dove è sera se qui è mattina

per quelli che stanno in mezzo al ghiaccio

e dormono dentro un sacco di stracci

per quelli che stanno nella foresta

dove le scimmie fan sempre festa

per quelli che stanno di qua o di là

in campagna od in città

per i bambini di tutto il mondo 

che fanno un grande girotondo


con le mani nelle mani

sui paralleli e sui meridiani



 

 

 

 

sabato 3 febbraio 2024

L'ELEFANTE E LA GIRAFFA

 

Tanto, tanto tempo fa vivevano felicemente in una savana lontana molti animali che passavano tranquillamente le loro giornate a mangiare le tenere foglie degli alberi e a rinfrescarsi con l'acqua di un ruscello che scorreva allegramente lì vicino.

Gli animali erano veramente tanti e, con il trascorrere del tempo, sugli alberi le foglie incominciavano a scarseggiare.

Molti decisero di migrare, ognuno in un posto diverso e più lontano, nella speranza di trovare cibo in abbondanza.

Ma Ele e Gira non volevano saperne di separarsi, erano amici da tantissimi anni.

Anche se non appartenevano alla stessa razza si sentivano come fratelli perché avevano incominciato a muovere i primi passi sulle loro zampette traballanti proprio nello stesso giorno e da allora erano divenuti inseparabili.
Quante marachelle avevano combinato insieme!
Quante volte si erano spartiti il cibo!

Adesso che questo scarseggiava era diventato difficile averne a sufficienza per entrambi ma, da veri amici, invece di bisticciare cercarono di trovare una soluzione al problema.

Osservando attentamente il grande albero in mezzo alla savana si accorsero che le foglie in basso non erano più sufficienti per tutti e due ma, sulla cima, di foglie ce ne erano ancora tante... come fare a raggiungerle?

Ele era troppo pesante per fare un salto e per quanto allungasse la sua proboscide (sì perché Ele era un elefante) non ci arrivava.
Gira, più leggera, riusciva a fare dei bei balzi in alto ma non bastava.

Continuava a fissare all'insù e sospirava vedendo quelle belle foglioline verdi mentre il suo stomaco borbottava perché era ormai quasi vuoto.

Guarda e riguarda all'insù, cercando di tendersi al massimo, un bel momento il suo collo si allungò.

Da allora le giraffe (sì perché Gira era una giraffa) hanno il collo lungo.

I due inseparabili amici trovarono quindi una soluzione: Ele avrebbe mangiato le foglie in basso e Gira quelle in alto, così facendo erano sufficienti per tutte e due.
L’amicizia vera era riuscita a trovare una soluzione giusta per entrambe!


domenica 21 gennaio 2024

21 gennaio 2024 Giornata Mondiale dell’Abbraccio

oggi in tutto il mondo si celebra la giornata dell'abbraccio 


questa tradizione è stata istituita nel 1986 dallo statunitense Kevin Zaborney, probabilmente «coccolare» o «farsi coccolare» era così bello per lui che pensava che questa predisposizione fosse degna di essere incentivata.

L'abbraccio rafforza il legame emotivo tra le persone coinvolte, creando un momento di pura felicità e produce un potente mix di sostanze che comprende, oltre l’ossitocina, anche endorfine, serotonina e dopamina. Tutte sostanze che hanno effetti benefici sulla nostra salute fisica, mentale e psichica..

Il grande Pablo Neruda diceva
“Un abbraccio è staccare un pezzettino di sé per donarlo all’altro
affinché possa continuare il proprio cammino”

l'ABBRACCIO mi ha ispirato le favole

Il Gattino meglio di Topolino


Lulù e la giraffa


se vi fa piacere leggerle cliccate su
https://www.facebook.com/linventafavolenonnanna

giovedì 26 ottobre 2023

FAVOLA: I GIOCATTOLI SI RIBELLANO

 



Una volta c’erano due fratellini a cui piaceva tantissimo giocare.

Erano molto fortunati perché in casa avevano a loro disposizione giocattoli di ogni genere.

Nella loro cameretta potevi trovare di tutto: libri e libretti di favole, modellini di super eroi, dinosauri, una scatola con moltissime macchinine di tanti modelli, dimensioni e colori, un contenitore pieno di pezzi e pezzetti di costruzioni, ecc.

Durante il giorno i due bambini si divertivano usando per proprio conto il giocattolo preferito in quel momento o inventandosi insieme qualche gioco con le macchinine, i super eroi o le costruzioni.

Passavano velocemente da un giocattolo all’altro lasciando il precedente abbandonato a terra… proprio nel posto dove lo avevano usato l’ultima volta!

Alla sera stanchi e felici ognuno andava a riposare nel proprio letto ed i giocattoli restavano abbandonati alla rinfusa ovunque...

Entrando nella cameretta una volta la mamma si era anche inciampata pestando una macchinina e, per fortuna, non era caduta distesa sul pavimento!

Una notte, mentre in casa tutti dormivano, la macchinina rossa, quella dei pompieri in cui si era inciampata la mamma, ha iniziato a parlare sottovoce:

“Scusate, ma anche voi non riuscite a riposare stando abbandonati dappertutto invece di essere al sicuro al proprio posto?”

Una vocina triste le ha risposto:

“Io sono rimasto faccia in giù nascosto sotto al cuscino della poltrona, pensare che mentre mi leggeva rideva anche e allora io avevo pensato di essere diventato il suo libro preferito invece poi mi ha abbandonato qui sotto senza neanche chiudermi e le mia pagine si sono tutte stropicciate”

Tra i singhiozzi trattenuti si è sentito:

“Io sono finito sotto la poltrona e da qui non vedo più nessuno dei miei amici… noi pezzetti di costruzione siamo abituati a restare insieme, addirittura attaccati, figurati la paura che ho a restare qui sotto tutto solo. Pensare che abbiano un bellissimo contenitore dove potremmo riposare stando tutti vicini”

 

La macchina dei vigili ha acceso il suo lampeggiante per far vedere che lei era stata abbandonata sotto a un letto e ha bisbigliato:

“Di notte i bambini dormendo tranquillamente nei loro lettini e quando si svegliano, pretendono che anche noi siamo sempre belli riposati e pronti per farli divertire… la cosa non mi piace per niente!”

Subito si è aggiunta la voce arrabbiata di un Supereroe:

“Da sotto la biciclettina, dove mi ha abbandonato, sto guardando il mio spazio vuoto sullo scaffale dove potrei riposare tranquillamente invece sto pensando che, se domani uno dei due sale sulla bicicletta per farsi un giretto, mi può schiacciare… sono un Supereroe ma anch’io mi posso rompere! Dobbiamo deciderci a fare qualcosa. Lasciatemi pensare un momento e sono sicuro che troverò una soluzione”

Al mattino i bambini appena scesi dal letto hanno visto che tutti gli spazi sullo scaffale erano vuoti e nel grande contenitore delle costruzioni non c’era neanche più un pezzettino.

Si sono stropicciati gli occhi pensando di sognare ma poi hanno iniziato ad accusarsi reciprocamente pensando che per scherzo l’altro avesse nascosto tutti i giocattoli.

Nel sentirli urlare la mamma si è precipitata nella cameretta e anche lei è rimasta stupita di non vedere neanche più un gioco.

“Adesso smettetela di bisticciare e fatemi capire cosa è successo in questa stanza”

All’improvviso, da sotto a un letto, è sbucato il Supereroe, è saltato sulla spalla della mamma e le ha parlato a lungo nell’orecchio.

La mamma ha capito e approvato le decisioni prese dai giocattoli e, dopo aver fatto sedere comodamente i bambini ha spiegato loro:

“I giocattoli sono felicissimi di farvi divertire tutto il giorno e si trovano benissimo qui con voi ma… alla sera vogliono che li rimettiate al loro posto per poter riposare bene. Sapete che, quando non si dorme, al mattino si è stanchi e non si ha neanche più voglia di divertirsi. Vogliono la promessa che, da questo momento in poi, prima di andare a letto, li rimetterete tutti al loro posto. Vi conviene farlo perché diversamente hanno pensato di fuggire tutti e andare in casa di qualche bambino che li tratterà con più cura”

 

I due fratellini si sono guardati bene in faccia, si sono scambiati il segno del cinque e poi in coro hanno esclamato:

“OK, lo promettiamo ma adesso decidetevi a uscire fuori perché noi abbiamo voglia di giocare!”

 

Piano, piano da sotto al letto hanno iniziato ad uscire tutti i giocattoli, i bambini si sono affrettati a metterli ognuno al proprio posto e dopo hanno preso solo quelli che pensavano di utilizzare per iniziare a giocare e… la loro scelta è caduta sui supereroi!

 

sabato 5 agosto 2023

DA UN DISEGNO TANTE FAVOLE: Le avventure di Uccio

Un bambino, tutto orgoglioso, mi ha fatto ammirare un suo disegno 
chiedendomi se mi piacesse.

 

“Cos’è?” gli ho chiesto 
“Non lo vedi è un mostro ma… un mostro buono anzi direi un mostruccio” 
 Aggiungendo un vezzeggiativo per renderlo più buono. 
 “Hai ragione, adesso che lo guardo meglio si capisce che è proprio buono. Gli hai già dato un nome?” 
 “Non ci avevo ancora pensato ma dobbiamo trovarne uno che vada bene proprio per lui” mi ha risposto tutto serio. 
 “Hai detto che è un mostruccio… il nome Uccio potrebbe piacerti?” 
 “Wow, è perfetto. Adesso, per piacere, però devi inventarmi una favola tutta per lui” 
 Con una stretta di mano abbiamo stabilito il patto ed io ho iniziato a pensare ad una trama che includesse Uccio ed anche l’ecologia, l’argomento che sapevo interessava molto quel bambino da quando in TV aveva visto le “isole di plastica” nell’Oceano. 
 "Ecco com’è nata la prima favola di Uccio a cui, a ripetute richieste, se ne sono aggiunte altre che hanno dato vita a “Le avventure di Uccio”
In tutte si parla di ecologia, amicizia, inclusione della diversità, empatia. 

Uccio è un timido e strano piccolo essere che, spinto dalla necessità di portare in salvo il suo popolo destinato all’estinzione a causa dell’inquinamento, riesce a trovare in sé la forza per affrontare spericolate avventure. 

 Durante il percorso sarà aiutato da moltissimi nuovi amici e scoprirà “fantasiosi personaggi” con usi e costumi completamente diversi ma accomunati dal desiderio di voler vivere in pace in un luogo tranquillo e salubre.


giovedì 27 aprile 2023

RED il gatto innamorato

Red è un bellissimo gatto rosso e bianco molto vivace e giocherellone che vive in un appartamento al nono piano di un grande palazzo.

Quell'alloggio è tutto il suo mondo e ci trascorre felicemente ogni momento della sua vita tra  coccole a non finire e cibo prelibato in abbondanza.

Non si ricorda neanche più di essere stato trovato abbandonato vicino ad un cassonetto quando aveva solo pochi giorni ed essere sopravvissuto grazie alle cure amorevoli di nonna Mia che lo ha allattato utilizzando il biberon della bambola della nipotina.

Quando il tempo lo permette può scorrazzare nell'enorme terrazzo pieno di vasi tra i quali gioca a nascondino.

Addirittura in un grande vaso c'è un alberello di ulivo sul quale ha costruito il nido un uccellino e loro sono diventati grandi amici.

L'uccello svolazza nel cielo e poi viene a riportargli tutte le novità del quartiere.

Ha così saputo che il gatto tigrato che viveva tra le cassette del mercatino è stato scacciato ed ha dovuto trovare riparo in uno scantinato abbandonato; il pappagallo del custode ha la raucedine; la tartaruga del terzo piano è cresciuta moltissimo e, adesso, l'hanno sistemata sul terrazzino in una vaschetta più ampia...

Quando fa freddo Red preferisce trascorrere le sue giornate in casa spostandosi dalla poltrona preferita di nonna Mia alla cestina imbottita che lei gli ha creato e posizionato vicino al termosifone.

Per coccolarlo sempre di più nonna Mia gli ha anche sistemato un morbido e caldo cuscino sul largo davanzale della finestra perché lui possa ammirare il mondo di fuori mentre si trova beatamente al calduccio.

Un giorno Red, sdraiato in quella postazione, sta osservando i fiocchi di neve che scendono lievemente giù dal cielo.

Seguendo con lo sguardo un fiocco più grande degli altri vede che si posa sul davanzale del settimo piano del palazzo di fronte.

Con sua grandissima sorpresa scopre che dall'altra parte di quel vetro c'è una bellissima gattina tutta bianca che fissa anche lei la neve candida. Come ha fatto a non notarla prima?

Quella gattina si lecca le zampine con una grazia tutta speciale muovendo contemporaneamente in un modo buffissimo il nasino rosa.

Quando poi seguendo il volteggiare dei fiocchi di neve lei alza gli occhi Red ha un tuffo al cuore: come sono dolci quei grandi occhi verdi!

Da quel momento Red ha uno strano rimescolio dentro e non riesce più neanche a stare fermo, deve assolutamente sapere  qualcosa di più su quella gattina.

Corre davanti alla porta che dà sul terrazzo ed inizia a miagolare insistentemente sino a quando nonna Mia, stupita che lui voglia uscire fuori al freddo, non gliela apre.

Lui si precipita verso l'alberello dell'ulivo e supplica l'amico uccellino ad andare a cercare informazioni sulla bellissima gattina bianca con gli occhi verdi.

Il fido uccellino vola sul davanzale della finestra del settimo piano e scopre che la gattina si chiama Smeralda ed è venuta ad abitare lì solo da pochi giorni.

Da quel momento Red non abbandona più la sua postazione dietro ai vetri della finestra sperando di scorgere la sua dolce Smeralda.

Inutilmente nonna Mia lo supplica di mangiare qualcosa ma lui annusa tutte quelle prelibatezze che lei gli propone e poi, sospirando, ritorna di guardia sul davanzale.

Non lo distraggono neanche le amorevoli coccole che gli sono sempre tanto piaciute e si rifiuta persino di dormire sul bel cuscino ai piedi del letto.

La nonna, non sapendo più cosa fare, chiama il veterinario che, dopo una accuratissima visita la rassicura e sorridendo le dice che il suo Red è... malato d'amore!

Felicissima nonna Mia si rasserena.

Il giorno successivo è il suo compleanno e lei vuole festeggiarlo con tutti gli amici ma in particolare con una sua vecchia conoscenza che da poco ha traslocato nel palazzo di fronte.

Prende il cellulare, inizia a fare un giro di telefonate e poi si mette ad addobbare tutto l'appartamento.

Il pomeriggio successivo si sente suonare alla porta e, tra il vocio degli invitati, con grande stupore di Red, si sente anche un dolce miagolio.

In un lampo lui lascia la sua postazione sul davanzale e corre felice a vedere chi è...


- vuoi continuarla te?

sarei felice di scoprire tante nuove conclusioni


mercoledì 5 aprile 2023

PASQUA favole: SMILE L’AGNELLO A TAVOLA




Mattia è figlio unico ed i suoi genitori hanno una bella caffetteria pasticceria proprio nel centro della città in cui abitano.

Il papà e la mamma lo adorano ma il loro lavoro li tiene molto impegnati e quindi sono contenti di sapere che lui si trovi molto bene in campagna dai nonni.

Mattia vuole molto bene ai suoi genitori, gli piace ammirare e gustare i bellissimi pasticcini che loro preparano ma preferisce vivere in campagna nella casetta circondata da un grandissimo prato dove può scorrazzare liberamente senza pericoli.

In mezzo a tutto quel verde c’è anche un grande e frondoso albero dove il nonno ha appeso uno pneumatico che lui usa come comoda altalena.

Ma ciò che lo attira maggiormente in quel posto sono gli animali che lui adora ma gli mancano troppo quando invece é in città.

Quando era piccolo trascorreva praticamente tutto l’anno dai nonni e, poiché la cascina dista poco dalla città, i genitori lo raggiungevano molte volte di sera: ammiravano le sue belle guance paffute e colorite dal sole e venivano sommersi dai racconti delle sue numerose avventure.

Adesso che Mattia ha compiuto 7 anni i genitori, per comodità, lo hanno iscritto in una scuola vicino al loro negozio ma lui aspetta con ansia il venerdì sera quando lo portano dai nonni.

Anche se si è tenuto giornalmente in contatto telefonico con loro è sempre ansioso di poter ammirare di persona i cambiamenti che sono avvenuti in sua assenza nella cascina.

Questa volta è particolarmente felice perché iniziano le vacanze pasquali e lui potrà trascorrere più tempo là.

Appena arrivato, dopo un rapido abbraccio ai nonni, va nel pollaio dove sono nati dei pigolanti pulcini ma la sorpresa più gande, quella che gli hanno tenuta nascosta, l’aspetta certamente nella stalla.

Quando lui va per controllare quanto siano cresciuti i gattini di Micia viene attirato da un timido belato.

Si stupisce che la pecora Bianchina, come era solita fare, non le sia venuta subito incontro e, addirittura, se ne sta ferma girandogli la schiena. 

Preoccupato pensa che non stia bene e, dimenticando i gattini, corre in fondo alla stalla.

Che meraviglia: Bianchina non gli è andata incontro perché sta osservando il suo piccolino appena nato che cerca di reggersi sulle zampette tremolanti!

Mentre Mattia ammira l'agnellino a bocca spalancata, dietro di lui, sente i nonni dirgli:

“Ti è piaciuta la sorpresa? Non gli abbiamo ancora dato un nome perché aspettavamo che lo scegliessi te".

Con uno slancio Mattia li abbraccia e poi salta al collo di entrambi e scocca un sonoro bacio sulle loro guance.

Adagio si avvicina a Bianchina per ammirare estasiato le prodezze di Smile.

La buffa macchia attorno alla bocca dell'agnellino gli ha fatto subito pensare ad un grande sorriso e quindi gli è venuto spontaneo chiamarlo così.

Il nome è piaciuto anche a Bianchina che ha approvato con un felice belato!

In pochi giorni Smile diventa sicuro sulle sue zampette e segue Mattia ovunque come un'ombra: sono ormai inseparabili!

Mattia, alla sera, ha ottenuto il permesso di poter restare sino a tardi nella stalla per aspettare il momento che  il suo nuovo amico si è addormentato. 

Oggi in cascina arriveranno tanti parenti ed amici per festeggiare insieme la Pasqua in lieta compagnia all'aria pura.

Di mattina presto, come consuetudine, il nonno ha posizionato sotto il bel pergolato di glicine il lungo tavolone dove siederanno gli adulti e vicino il tavolo più basso per i numerosi bambini.

La nonna li ha subito ricoperti con le candide tovaglie che lei ha stirato ed inamidato con cura e sopra ci ha posizionato i piatti, quelli del servizio speciale che vengono usati solo nelle grandi occasioni.

Mattia s'incarica di apparecchiare il tavolo dei piccoli e chiede alla nonna di dargli, oltre ai piatti, bicchieri, posate varie anche una ciotola.

I nonni si guardano stupiti e preferiscono non interferire ma, di nascosto, osservano Mattia che posiziona la ciotola proprio a capotavola vicino al suo piatto.

Cosa vorrà mai fare quel furbetto del loro nipotino?

Nel centro del tavolo dei piccoli Mattia mette il cestino delle uova sode colorate e poi lo osserva tutto orgoglioso. Quest'anno lui ha aiutato molto la nonna a prepararle ed è ormai sicuro che saprebbe fare tutto da solo ma, per precauzione, si è scritto i vari passaggi su di un quadernino... come ha visto fare dal papà in pasticceria.

"Lessare le uova, raffreddarle sotto il getto di acqua fredda, sgusciarle, immergerle nelle misture preparate. Per i 3 colori utilizzare barbabietola rossa, curcuma, spinaci. Tutti frullati separatamente con l'aggiunta di un goccio di acqua e di aceto".

Mentre dalla cucina arrivano già dei profumini che fanno venire l'acquolina in bocca sulla strada si vedono arrivare le auto dei tanti invitati.

Dopo i vari saluti, baci ed abbracci la nonna scuote la campanella e contemporaneamente grida felice: "Tutti a tavola che il pranzo è pronto"

Mentre ognuno raggiunge il suo posto Mattia va verso la stalla e subito dopo esce  accompagnato da Smile che al collo ha un bel fiocco rosso.

Ecco svelato il mistero: la ciotola era riservata al suo nuovo amico che ora è praticamente a tavola con tutti loro e li osserva lanciando ogni tanto un dolce belato che aumenta ancora di più il sorriso che ha sulla bocca!


martedì 28 marzo 2023

PASQUA favole: IL CONIGLIETTO DI CIOCCOLATO


Cip e Cippi sono due simpatici e curiosissimi uccellini che passano le loro giornate volando nei posti più disparati.

Oggi sono arrivati sul grane prato e dall'alto osservano la bellissima fioritura che sembra essere apparsa all'improvviso.

I due uccellini scendono sul prato per poter ammirare da vicino le tantissime margherite bianche ed anche qualche primula gialla che sono spuntate tra i fili d'erba verde smeraldo.

All'improvviso tra i ciuffi d'erba, da un buco del terreno, vedono spuntare due strane cose marroni e, subito dopo un musetto birichino che si muove a scatti per guardarsi tutt'attorno.

I due uccellini impauriti si stringono vicini e cercano di nascondersi dietro ad un sasso. Cosa sarà mai?

Poi con un balzo improvviso salta fuori uno strano animaletto che inizia a correre velocissimo sul prato.

Cip e Cippi lo osservano a becco spalancato.

Poi, come se gli fosse balenato un'idea, Cip esclama che è proprio uguale a quel coniglietto di cioccolato esposto in un cesto tra delle uova di zucchero colorato, nella vetrina del loro amico pasticcerie.

Anche Cippi è d'accordo infatti si ricorda benissimo che la bimba dai capelli biondi, quella che mette sempre per loro delle buonissime briciole di biscotto sul davanzale, lo aveva contemplato a lungo chiedendo alla mamma di regalarglielo per Pasqua... ma se adesso è qui che sta correndo sul prato la bimba bionda rimarrà delusa quando la mamma non potrà comperarglielo.

I due uccellini si guardano pensierosi e poi escogitano un piano.

Volano verso il fondo del prato dove l'animaletto si è fermato per mangiare l'erba tenera e, saltellando timidamente, gli si avvicinano.

Il coniglietto li osserva muovendo curiosamente il naso rosa.

Quella mossa buffa fa passare tutta la paura ai due uccellini e decidono immediatamente che se un animale sa essere  così strano e simpatico non può certamente essere pericoloso.

"Cosa ti è capitato per trasformarti così?" gli chiede Cip.

Il coniglietto non capisce cosa voglia dire l'uccellino, per la verità sino a quel momento i piccoli pennuti alati lui li ha solo visti passare in volo sopra la sua tana perché è la prima volta che i suoi genitori gli hanno permesso di uscire.

"La mia mamma dice che sto crescendo perché mangio tanto" risponde allora pensando che si riferiscano alla sua statura. 

"No, Cip vuole dire che non sei più di cioccolata ma sei pieno di peli" gli dice Cippi.

"Pieno di peli?... ma da quando sono nato io sono così" ed esaminandosi bene il coniglietto non trova niente di strano nella sua pelliccia, anzi lui ne è sempre stato molto orgoglioso perché è tutta marrone e non ha neanche una macchia come quella dei suoi fratellini.

Ai due uccellini sorge un dubbio, salutano il coniglietto e volano sino alla vetrina del pasticcere per controllare se il coniglietto di cioccolata è ancora lì.

La vetrina è vuota, non solo non c'è più il coniglietto ma neanche il cesto con tutte le uova colorate... che delusione!

Allora il coniglietto che correva sul prato era proprio quello di cioccolata che chissà quale strana magia lo ha trasformato così.

"Il coniglietto sarà contento di poter correre libero sul prato ma ci pensi come sarà triste e delusa la nostra amica bionda?" sospira Cippi 

Cip propone allora di fare un volo sin sul davanzale della bambina.

Arrivati i due uccellini sbirciano dal vetro della finestra e la vedono tutta felice che ammira il tanto sospirato coniglietto di cioccolato che fa bella mostra tra le uova colorate nel grande cesto posto in mezzo al tavolo.


PASQUA favole: LA GALLINA DALLE UOVA DI CIOCCOLATO

 


A Sara piace moltissimo girare per i mercatini, curiosare sulle varie bancherelle e vedere le cose più strane che a volte espongono.

Una domenica si ritrova per caso a passare nei pressi di un mercato che non aveva mai notato, un mercatino un po' particolare perché sulle bancherelle invece della frutta e verdura, vestiti ed accessori vari c'erano degli animali...
Non poteva certo lasciarsi sfuggire una simile occasione!
Immergendosi in quella cacofonia di suoni iniziò ad ammirare gli uccelli dai colori variopinti, conigli e coniglietti tanto teneri che avrebbe voluto accarezzarli tutti, i pulcini pigolanti e le galline starnazzanti.

Sull'ultima bancarella, quella proprio in fondo al mercato e seminascosta dietro una colonna, c'era un'unica e triste gallinella bianca.
Appena Sara si avvicinò la gallinella iniziò a saltellare per attirare la sua attenzione. 
Certamente tutta sola ed in quella posizione così isolata anch'io sarei triste, pensò Sara avvicinandosi per cercare di farle un pochino di compagnia.
"Per piacere portami via con te" la sentì dire.
Stupita Sara le rispose che lei non abitava in una casa di campagna e quindi non era neanche pensabile di poterla tenere nel suo piccolo alloggio. 
"Non ti preoccupare, per me andrà benissimo e poi ti saprò ricompensare" le rispose prontamente la gallinella.

Sara, dal cuore tenero, non seppe deluderla e l'accontentò.
Arrivata a casa appoggiò Bianchina (aveva deciso di chiamarla così) sul tappetino vicino al lavello della cucina e le mise davanti una ciotola piena di acqua fresca.
"Scusa non penserai che io beva questa roba" le disse subito la gallinella.
Sara che non sapeva minimamente come comportarsi, perché non aveva mai avuto un animale meno che mai una gallina, le chiese cosa avrebbe dovuto offrirle.
"Per va benissimo una tazza di latte e Nesquik..." le rispose prontamente Bianchina "e se poi hai anche una barretta di cioccolata per me va bene altrimenti mi accontento anche di qualche biscotto cioccolatoso"
Sara non sapeva di preciso cosa mangiavano o bevevano le galline ma quelle richieste le sembravano comunque un pochino strane. Poiché anche lei adorava il cioccolato ed in casa ne aveva sempre delle scorte, non ebbe difficoltà ad accontentarla.

Al mattino dopo Sara si alzò presto perché doveva andare al lavoro e sul tavolo trovò una lunga fila di piccole uova di cioccolato.
Ma da dove erano arrivate? Lei era sicurissima di non averle acquistate!

Bianchina saltellando sulle sue zampette la raggiunse e le disse:
"Non ti avevo detto che ti avrei ricompensato per avermi presa con te?"
"Scusa ma come hai fatto ad uscire per acquistare tutte queste uova?" le rispose sbigottita Sara.
"Ehi sveglia! secondo te le avrei comperate? Non vedi che sono appena state fatte? Anzi se aspetti ancora un pochino vedrai che cresceranno" 
Sempre più stupita Sara pensò di stare ancora sognando e si diede un bel pizzicotto ma sentì male e intanto le uova stavano come lievitando e crescevano sempre più di volume.
Meravigliata ne toccò una con la punta di un dito e questa smise subito di crescere.
"Brava hai già capito come devi comportarti" le disse la gallinella "quando avrai deciso che la dimensione è quella che vuoi hai solo da toccarlo. Ho visto che sai dipingere benino e quindi potresti anche decorarle... le uova di cioccolato dipinte si vendono molto meglio penso lo sappi anche te"

Sara felicissima prese tra le braccia la sua nuova amica e le chioccò un sonoro bacio sulla testa.
In un baleno prese una decisione per trasformare il suo piccolo laboratorio dove unire le sue due grandi passioni: il dipingere ed il cioccolato.
Fece una bella insegna "Sara & Bianchina uova fresche di cioccolato" e la mise sulla vetrina dove  si potevano ammirare tantissime uova di cioccolato dipinte dalle dimensioni più disparate.

Adesso il negozio va a gonfie vele e c'è sempre una lunga coda di persone che ammirano Bianchina nell'attesa che Sara dipinga sulle uova i soggetti che ognuno richiede. 

Se vi capita di passare in una viuzza di città e sentite il profumo di cioccolato ed il verso di una gallina andate a curiosare! 

PASQUA favole: IL PULCINO GIALLO


Piopio è un pulcino piccolo e giallo molto, molto curioso ed intraprendente.

Ha girato in lungo ed il largo tutta la fattoria dove vive e, grazie al suo carattere socievole, è diventato ben presto il beniamino di tutti gli animali piccoli e grandi che vi vivono e... non solo!

Un giorno, stando appollaiato in cima alla scala appoggiata al fienile, si divertiva a vedere i tentativi che faceva Pasqualino, il bambino più piccolo della fattoria, per imparare ad andare sulla nuova bicicletta senza le rotelline. 

Il piccolo si stava impegnando davvero tanto e per lo sforzo teneva buffamente la lingua fuori dalla bocca... proprio come fa il cane pastore Buk quando ha sete.

Dopo diverse cadute Pasqualino riuscì finalmente a trovare il suo equilibrio e iniziò a pedalare sempre più velocemente all'interno del cortile.

Purtroppo non aveva ancora capito bene come funzionavano i freni e così andò a schiantarsi proprio contro la scala facendola precipitare.

Piopio cercò di fare un balzo per non cadere a terra ma finì direttamente sulla testa del bambino.

Pasqualino scoppiò in una sonora risata e si complimentò con il pulcino per il suo bellissimo atterraggio.

Da quel momento diventarono amici e, pur essendo tanto diversi, scoprirono di avere in comune molti lati del carattere: entrambi erano molto socievoli, intraprendenti e... burloni!

Passavano insieme tutto il tempo che potevano e gioivano delle piccole grandi gioie quotidiane di entrambi e... si divertivano a farsi gli scherzi più disparati.

Ultimamente Piopio ha notato un frenetico andirivieni fuori e dentro la casa ed è venuto a sapere che tutto quel movimento è dovuto all'avvicinarsi della festa di Pasqua.

In quel giorno si ritroveranno alla fattoria molti parenti ed amici... alcuni arriveranno addirittura dalla lontana città per trascorrere la giornata insieme e godersi le bellezze della natura!

Sotto il grande pergolato verrà allestita una lunghissima tavolata con sopra ogni prelibatezza: antipasti di ogni tipo, pasta al forno torte salate e dolci, colomba pasquale.

Pasqualino gli ha confidato che ha scoperto, nascosto in fondo all'armadio della mamma, un grande uovo tutto di cioccolato... certamente all'interno conterrà una bellissima sorpresa.

Purtroppo gli verrà consegnato solo dopo che tutti avranno finito di mangiare e lui non vede l'ora di poterlo aprire e vedere cosa ci sarà dentro.

Ha addirittura scommesso con Piopio che sarà sicuramente uno dei suoi pupazzini preferiti, lui se lo sente!

Il mattino di Pasqua il bambino, con uno strano sorriso sul viso, va a cercare il suo amico nel pollaio e gli consegna un bel ovetto tutto bianco.

Piopio lo ringrazia ed inizia a beccarlo per scoprire cosa nasconde mentre Pasqualino lo guarda soddisfatto.

L'ovetto è piuttosto duro e Piopio non sa proprio come fare a romperlo ma l'amico non accenna neanche di volergli dare un aiutino anzi assiste ai suoi innumerevoli tentativi osservandolo e sorridendo sornione.

Dopo averlo guardato e riguardato, per scoprire come poter fare, parte con più energia a picchiettarlo sulla cima e, dopo numerosi tentativi, finalmente sente che si sta aprendo una piccola fessura.

All'improvviso si è apre e all'interno, con sua grande meraviglia, vede che contiene tantissimi semini di grano: il suo cibo preferito!

Per fargli questa una bella sorpresa il giorno prima Pasqualino, con l'aiuto della sua mamma, gli aveva preparato quest'uovo speciale. 

Dopo pranzo i due amici andarono a giocare nel giardino in compagnia di Spike, l'orsetto tanto desiderato da Pasqualino che lui aveva trovato nel suo uovo di cioccolato.

 

sabato 31 dicembre 2022

FOLLIE DI CAPODANNO in cucina


 

Cuki e One sono fratelli ma in comune hanno solo lo stesso giorno di nascita perchè il carattere non potrebbe essere più diverso.

Cuki è chiacchierona, esuberante, sempre alla ricerca di nuove emozioni mentre One è tranquillo e pacioccone.
Da quando sono stati sistemati su quella mensola One deve in continuazione preoccuparsi per la sorella perché sembra che i guai se li attiri come una calamita.
One continua a ricordarle che il loro compito è di stare zitti e fermi in quel barattolo che oltretutto è posizionato in un bel posto da dove si può ammirare tutto attorno.



Alle proteste di One lei gli risponde che lui è fortunato perchè Padrona lo fa girare in continuazione mentre a lei riserva solo qualche piccola immersione.
Anche se non lo dice apertamente One  sa che la sorella ha perfettamente ragione.
Cuki, che non riesce a stare ferma un attimo, sarebbe certamente molto più indicata a svolgere i lavori a lui destinati, mentre lui preferirebbe tanto stare beatamente tranquillo nel barattolo accontentandosi di osservare ciò che lo circonda.
Cuki appena arrivata, continuando a dimenarsi e a fare facce buffe, ha cercato di attirare in  tutti i modi l'attenzione su di se'.
Inutilmente gli altri "abitanti" della stanza hanno finto di ignorarla ed infine le hanno persino detto a chiare lettere che non è saggio fare scoprire che loro possono anche parlare e muoversi.
Non lo si deve fare neanche quando nella stanza c'è Miao perché fa sempre la spia alla Padrona.
Ma alla fine, come al solito, Cuki con il suo fare accattivante e sbarazzino è riuscita a convertire tutti dalla sua parte e da quel momento più niente è stato al suo posto e il disordine regna sovrano nella stanza.
Chi ne porta le conseguenze è proprio Miao che viene regolarmente incolpato da Padrona.
Un giorno Cuki, a furia di muoversi, stava precipitando dalla mensola proprio mentre la Padrona passava li vicino... a One era balzato il cuore in gola dallo spavento ma la sorella era stata presa al volo poco prima di toccare terra.
Non era stata sgridata per nulla anzi la padrona l'aveva gentilmente riposizionata nel barattolo scusandosi con lei per averla sistemata male prima...
decisamente il suo bel visino tondo riesce sempre a commuovere tutti!
Un altro giorno, dopo che One aveva dovuto girare e girare per un tempo infinito in una pentolona e quindi stava cercando di riposarsi nel barattolo per farsi passare le vertigini, aveva dovuto precipitarsi per prendere al volo Cuki che a furia di dimenarsi stava proprio per finire sul fuoco acceso... eppure tutti sanno benissimo che il fuoco è una cosa decisamente pericolosa, in modo particolare per loro che sono di legno!!!
Gli esempi potrebbero essere infiniti, insomma con la sua grande voglia di vivere Cuki riesce continuamente a far preoccupare  il fratello che invece vuole solo essere lasciato stare tranquillo.
Ultimamente in casa regna una certa aria di novità e Padrona prepara, prepara, prepara in continuazione qualcosa... sovraccaricando One di lavoro.
La cosa eccita moltissimo Cuki che ha assunto quella strana aria di chi sta per combinarne una delle sue e One, stanchissimo, si limita solo più a volgere gli occhi al cielo sperando che la sorella non si vada a cacciare in un guaio tanto grosso che neppure lui sia in grado di aiutarla.
Alla sera, mentre in sala tutti gli invitati stanno brindando felicemente al nuovo anno, One viene svegliato all'improvviso da un enorme frastuono...
coperchi, pentole, padelle e padellini stanno sbattendo tra di loro e al centro, con indosso uno strano vestito rosso, Cuki sta ballando una sfrenata danza...

se a capodanno sentite degli strani rumori in cucina
non preoccupatevi...
anche pentole ed accessori staranno festeggiando  ;-)

martedì 1 novembre 2022

CALZINI SPAIATI: lavoretti riciclo e favole

 penso sia capitato a tanti di ritrovarsi con un calzino spaiato

sia perché la lavatrice ne ha stranamente fatto sparire uno

o perché ormai il gemello era decisamente irrammendabile


come avete risolto il problema?

io, da vera riciclona,  provo sempre a dargli una nuova vita

trasformandolo in un oggetto  ;-)


ecco l'ultimo nato

FANTASY il fermaporte


altri esempi


CALZINO... topolino cancellino

https://www.blogger.com/blog/post/edit/226013366686880068/8023340388164670895


calzino GUFO profumato

https://nonnanna-linventafavole.blogspot.com/2017/03/riciclo-calzini-gufo-e-toppe.htmla


SACCHETTI PROFUMATI 

https://www.blogger.com/blog/post/edit/226013366686880068/2496626031461249564



CALZINO SPAIATO? noi lo ricicliamo così

https://www.blogger.com/blog/post/edit/226013366686880068/7030480477135764201


alcuni "oggetti" hanno dato anche spunto per inventare delle favole ;-)


se non l'avete ancora letta o vi fa piacere rileggerla

AVVENTURA DI IMON il calzino spaiato

Mummy al mercato aveva visto un paio di calzini scuri… il prezzo era conveniente forse perché ai bambini non piacciono tanto in tinta unita e senza neanche un disegnino od un logo qualsiasi. prova

Lei li aveva comperati sperando che piacessero a Boy che ultimamente voleva sentirsi grande.

Aveva fatto benissimo, mai regalo era stato più gradito e Boy li aveva subito indossati con orgoglio.

Super felici erano stati anche i calzini scuri che ormai da troppo tempo sostavano dimenticati sulla bancherella tra i tanti dai colori sgargianti.

Restando per tanto tempo sempre pressati in quella confezione di plastica trasparente erano diventati super amici e non avrebbero mai voluto separarsi.

Fortunatamente Boy per poterseli meglio rimirare univa sovente i piedi e così loro si sentivano un pochino più vicini.

Un momento speciale era quando Mummy li metteva in lavatrice perché lì, pur essendo tra tanti altri panni, loro si sentivano vicinissimi e si divertivano un mondo quando la centrifuga li schiacciava l’uno contro l’altro facendoli girare vorticosamente.

Un giorno sfortunato, al termine della centrifuga, quando tutti i panni si depositano tranquillamente sul fondo del cestello, un calzino non si trovò più vicino il suo compagno…

Dove sarà andato?” si chiese …

Aspettò con impazienza che Mummy appendesse con cura ogni cosa sullo stendino perché era convintissimo che il suo compagno, nel girare troppo velocemente, fosse andato ad infilarsi in mezzo a qualche altro indumento…

Nulla, non si trovò proprio più.

Mummy, che è una persona molto diligente, si stupì della cosa ma pur guardando attentamente non riuscì a risolvere il mistero del calzino spaiato e, quando fu asciutto, lo ripose in una scatola insieme ad altri suoi simili per decidere in seguito come riciclarlo.

Il calzino scuro era troppo triste per comunicare con gli altri calzini e pensava sempre con nostalgia al suo caro compagno gemello.

Dopo tanti giorni, trascorsi rinchiuso al buio nella scatola, il calzino scuro venne scelto tra i tanti belli colorati.

Mummy e Boy lo riempirono di strane cose e gli diedero addirittura un nome: Imon.

Finalmente ne aveva uno tutto suo perché sino a quel momento si era sempre sentito chiamare il calzino del piede destro e qualche volta anche del piede sinistro a seconda di dove lo infilava il bambino.

Da quel momento la sua vita ebbe una svolta decisiva perché fu portato in una stanza sconosciuta che tutti chiamavano "aula di scienze".

Decisamente un posto strano perché ci si trovava un po' di tutto: vasi, vasetti, contenitori dalle forme più strane, boccettine con liquidi dai vari colori...

Vicino a lui c'era addirittura una strana patata che se la tirava un pochino perché aveva tanti rametti carichi di foglioline verdi che tutti ammiravano sempre.

La cosa più bella erano i tantissimi bambini che entravano ed uscivano in continuazione e lo rallegravano con il loro continuo chiacchierio.

Molte volte gli venivano vicino e lo controllavano attentamente sogghignando poi tra di loro.

Ad una certa ora però sparivano e lui si ritrovava solo tra tutte quelle cose un pochino buffe... in quel momento lo riassaliva la tristezza e la voglia di rivedere il suo compagno gemello.

Un giorno sul davanzale della finestra di quell'aula si posarono due buffi e curiosissimi uccellini Azu e Gia.

I due uccellini, vedendolo triste, chiesero a Imon di raccontare la sua storia e da quel momento diventarono amici.

Azu e Gia si prodigarono moltissimo per poter alleviare la sua tristezza e tutti i giorni venivano a raccontargli cosa osservavano nel mondo di fuori.

Un giorno volando sul fiume Po sentirono dei lamenti provenire da un mucchietto di rami abbandonati dalla corrente sulle sponde.

Subito scesero per controllare chi fosse e, impigliato in mezzo al fogliame secco, scoprirono un calzino scuro decisamente malridotto... poverino ne aveva passate proprio di tutti i colori prima di arrivare su quella sponda!

Con immensa e reciproca gioia scoprirono che era proprio il gemello di Imon...


se vi è piaciuta tra poco posterò il seguito

NOTTE TRICOLORE... scocca l'amore



GRAZIE, GRAZIE ed ancora GRAZIE a...


"d"
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Grazie al blog ho scoperto un mondo che non conoscevo e che trovo super splendido!!!
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