in tempo di crisi regaliamo sorrisi, non costano nulla ma fanno felici... io ne ho tanti per tutti quelli che passano di qua ;-)
  se ti fa piacere seguimi anche qui:

Visualizzazione post con etichetta solidarietà. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta solidarietà. Mostra tutti i post

martedì 14 febbraio 2023

14 febbraio festa degli innamorati e dell'amicizia

il 14 febbraio in molte parti del mondo si identifica in San Valentino

il Santo protettore degli innamorati

ma in Finlandia ed in molti altri Paesi

oggi si festeggia la festa dell'amicizia


nulla togliendo alla festa degli innamorati

io voglio festeggiare l'amicizia 

perché più che mai in questo periodo storico

c'è bisogno di empatia e solidarietà

che solo l'amicizia può dare


mercoledì 12 novembre 2014

LA VOCE DEGLI ANGELI



avevo ricevuto una mail dall'amico Pino che mi portava a conoscenza della nascita
del nuovo blog  LA VOCE DEGLI ANGELI
solo questa mattina sono riuscita a darci un'occhiata

ho scoperto che mi ero anche persa il favoloso post
dedicatogli della dolce Gianna
FACCIAMO TRABOCCARE IL VASO?
se non l'avete ancora letto fatelo e come me ne resterete "calamitati"

condividiamo in tanti questa lodevole iniziativa e chissà...

sabato 3 novembre 2012

Muoviti, tu che puoi


avevo già saputo dell'iniziativa "Muoviti, tu che puoi"
organizzata dalle Famiglie SMA


ed avevo aderito anche pubblicizzandola sul mio FB 
ma oggi per caso mi sono imbattuta nel blog di 
e mi sono innamorata dei visi furbetti di quei dolcissimi bambini 
che hanno bisogno di far sapere al mondo 
che ci sono e hanno bisogno di noi.

dovete assolutamente passare dal suo blog
e leggere le stupefacenti testimonianze che ospita 

Ricordate oggi siete ancora in tempo donate, donate!!!


sabato 23 ottobre 2010

UCCIO ritorna all'isola dei morist

Dormire? Faceva in fretta re Nettuno a consigliare di riposare ma Uccio non ci riusciva proprio con i mille pensieri che gli giravano in testa ...non vedendolo ancora ritornare i suoi genitori e tutti i morist cosa pensavano? ... la grande chiazza nera che si vedeva all'orizzonte quando lui era partito aveva già raggiunto la sua isoletta? ... ed allora come potevano i suoi simili procurarsi i pesci se questi erano ormai tutti morti a causa dell'inquinamento?...
Molto probabilmente poi doveva essere piombato in un sonno profondo perchè ad un certo punto sentì Ghina che diceva "Forza svegliati, sono già arrivati tutti e dobbiamo partire ... al momento ci dobbiamo separare ma ci ritroveremo tutti al più presto nella nuova terra".
Nel debole chiarore che precede l'alba Uccio vide che l'isoletta era circondata da migliaia di creature: tartarughe dalle svariate dimensioni, una moltitudine di cavallucci marini ed una carovana di cocchi trainati dai delfini.
Uccio salutò commosso la sua amica tartaruga che, messasi alla guida di tutte le sue compagne, si stava dirigendo verso il luogo dove vivevano gli scavator.
Intanto Laila, la sirenetta dai rossi capelli, stava impartendo le ultime istruzioni ai delfini e poi partì per andare a recuperare gli escalator.
Quindi Uccio raggiunse la sirenetta Leira in groppa a Cavi che si mise alla guida di tutti i cavallucci marini ed il loro gruppo fece rotta verso l'isoletta dei morist.
Uccio non immaginava neanche quanto distasse ed in che direzione dovessero dirigersi, si ricordava di essere partito con il calare delle tenebre in cerca di un luogo più sicuro per il suo popolo e di avere nuotato sino allo stremo delle sue forze e poi, quando credeva ormai di non farcela proprio più, si era issato su di un provvidenziale scoglio. Al suo risveglio si era accorto che quello scoglio era invece il dorso di una tartaruga e precisamente quello di Ghina che era subito diventata una cara ed indispensabile amica.
Cavi aveva ricevuto istruzioni più che dettagliate sul percorso da re Nettuno e quindi procedeva tranquillamente ma durante il tragitto dovettero fare una deviazione per non imbattersi nella famigerata chiazza nera.
A quella vista Uccio divenne sempre più impaziente perchè aveva paura di non poter arrivare in tempo a salvare il suo popolo e quindi iniziò a muoversi nervosamente tanto che Leira ad un certo punto fu costretta a dirgli di calmarsi se non voleva finire in acqua.
All'improvviso ecco all'orizzonte profilarsi la sua tanto amata isoletta e, tra gli scogli, l'agitarsi festoso dei tentacoli arancioni di tutti i suoi amici, accompagnato da uno strano suono.
Come avevano fatto a sapere che sarebbe arrivato? perchè nessuno aveva paura del pericolo che poteva arrivare dal cielo?
Dopo un caloroso abbraccio a papà Mos, a mamma Ina ed un saluto generale a tutti i suoi sudditi gli spiegarono che un cavalluccio marino li aveva preceduti avvertendoli non solo del suo ritorno ma di tenersi pronti per lasciare definitivamente l'isola. Re Nettuno aveva anche inviato un nutrito gruppo di pesci trombetta che, emettendo in continuazione quello strano suono, tenevano lontano il grande pericolo che poteva arrivare dal cielo.


-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

domenica 17 ottobre 2010

UCCIO e l'esodo dei tre popoli

Il grande esodo dei tre popoli?
Al sentire queste parole Uccio, il coraggioso re dei morist, non sta più nella pelle...innanzitutto è curioso di sapere che aspetto hanno gli scalator, di che cosa si nutrono, se potranno convivere pacificamente con i suoi sudditi...
La tartaruga Ghina con le sue grandi doti telepatiche indovina i suoi pensieri e subito pone per lui le domande alle due sirenette.
"Per l'aspetto esteriore degli scalator non ci sono problemi" dice la bionda Leira "appena re Nettuno mi fornisce un po' della famosa pozione magica ti riaccompagno nella grotta sottomarina e potrai fartene un'idea".
"Per il resto" interviene Laila "mia cugina ha detto che si cibano esclusivamente di foglie e molto raramente si avvicinano all'acqua".
Sembra proprio che i tre popoli possano convivere pacificamente insieme!!! pensa Uccio ma adesso cosa escogiteranno le sirenette per convincere re Nettuno a dare il permesso di organizzare lo spostamento dei tre popoli? E come sarà possibile realizzare un’impresa così complessa?
Gli escavator e gli scalator non sanno nuotare ed il suo popolo riesce a malapena a fare qualche bracciata dove l'acqua è bassa...
Il coraggioso re dei morist non saprebbe proprio neanche immaginare come sia possibile raggiungere tutti insieme quel luogo misterioso tanto lontano.
Laira e Leira continuano a confabulare tra di loro ed infine decidono di chiedere aiuto a re Nettuno durante la grande festa in suo onore.
Quello è sempre un momento molto particolare e il re degli abissi, dopo aver ammirato estasiato le bellissime evoluzioni delle sirenette sui loro cavallucci marini, è sempre ben disposto ad esaudire qualche loro desiderio.
Finalmente arriva il famoso giorno e re Nettuno, seduto sul suo grande trono di corallo, circondato da tutti i rappresentanti delle svariate creature che abitano la superficie e la profondità dei mari, guarda con stupore lo stupendo spettacolo.
Alla fine, estasiato da ciò che ha visto, chiede quale è la richiesta che vogliono porgli.
"Dovremmo aiutare tre popoli a trasferirsi sulla terraferma nel profondo sud" dice subito Leira con un grande sorriso.
"Tre popoli? a me risultava che si doveva trovare un luogo per Uccio ed i suoi morist” risponde con la sua voce baritonale il sire.
Leira e Laila gli si avvicinano e iniziano a raccontare le sventure a cui sono sottoposte tutte quelle povere creature a causa del grande inquinamento provocato dalla negligenza degli umani…
Guardando gli occhi supplichevoli delle due sirenette re Nettuno sa già che cederà a ogni loro richiesta.
“Datemi qualche giorno di tempo e vi farò sapere” continua con il suo fare burbero che però non spaventa nessuno e poi, salito sul suo cocchio, ordina al fido delfino di tuffarsi tra i flutti del mare.
Da quel momento le ore trascorrono lente e piene di apprensione, anche se ogni tanto si vedono sfrecciare dei cavallucci marini che portano delle strane e misteriose missive.
Dopo due interminabili giorni Uccio, Leira, Laila e Ghina vengono convocati alla presenza di re Nettuno.
Il sire, dopo averli osservati a lungo, con il suo vocione calmo espone loro un piano dettagliato:
"Ghina a capo di tutte le tartarughe marine dovrà provvedere al trasporto degli scavator; i cavallucci marini, guidati da Leira e Uccio si incaricheranno di trasferire i morist; Laila e sua cugina guideranno la carovana di cocchi reali trainati dai delfini su cui siederanno gli scalator.
Ho dato appuntamento a tutti domani all'alba allo scoglio di Leira..."
I quattro si guardano stralunati ...come ha potuto organizzare tutto ciò in così poco tempo?
"Adesso andate a riposare perchè vi aspettano ore molto impegnative e sappiate che io verrò poi a controllare i vostri risultati" prosegue Nettuno cercando di mascherare il sorriso che gli sfugge a vedere i loro visi così raggianti.


-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

martedì 21 settembre 2010

IL CANE dai super poteri

Nella fattoria di zio Simo ci sono moltissimi animali tutti amici tra di loro ed ognuno svolge un suo compito ben definito.
Il gallo, dalla bella coda variopinta, tutte le mattine sale sul tetto del pollaio e con un sonoro chicchiricchì dà la sveglia a tutti.
Le galline chiacchierine producono le uova fresche per fare frittate, torte e tagliatelle.
Le mucche e le caprette forniscono il latte che serve abbondantemente a tutta la famiglia e, quello che avanza, viene trasformato in ottimo formaggio.
Il cavallo tira il calesse con il quale vengono traportati i prodotti al mercato nella città vicina.
Il gatto è il giocattolo preferito dei bambini di casa, si lascia coccolare all'infinito ed infine si addormenta ai piedi del letto della più piccola.
Persino il pavone rallegra tutti con la sua splendida coda a ruota...
Per sorvegliare su tutti questi animali c' è una simpaticissima coppia di cani: Leo e Leda.
Leo ha il pelo nero e ispido, un carattere vivace e giocherellone ed un fiuto particolare per la ricerca dei tartufi. Lui non abbandona mai il suo padrone, lo accompagna ovunque nei confini della grande fattoria ed anche fuori.
Leda ha il pelo bianco e setoso, dolce e pacioccona rimane sempre vicino alla sua padrona limitandosi a sorvegliare gli animali che si muovono pigramente nell'aia.
Ultimamente non si muove quasi più, il pancione gli tocca quasi terra...ormai manca poco alla nascita dei suoi cuccioli.
Finalmente sono nati quattro bellissimi cagnolini: due assomigliano moltissimo alla mamma, uno al papà ...il quarto ha le orecchie penzoloni come il papà, il pelo setoso come la mamma ma... è un tantino buffo perchè ha un enorme naso rosso.
Passano i giorni e mamma Leda osserva orgogliosa i suoi cuccioli crescere: tre si divertono a rincorrersi saltellando sul prato uno rimane ad osservarli con i suoi occhioni enormi sempre un pochino addormentati...e quello strano nasone rosso che spicca come una lampadina accesa.
Inutilmente a turno gli altri animali della fattoria cercano di coinvolgerlo nei loro giochi ma lui osserva tutti pigramente e rimane silenzioso disteso vicino alla mamma...
infine tutti iniziano ad ignorarlo considerandolo persino un pochino sciocco.
Papà Leo cerca di insegnargli come si devono cercare i tartufi ma, con sua grande delusione, scopre che quel grande naso non ha l'olfatto adatto.
Preoccupati Leda e Leo pensano a ciò che potrà fare da grande quel loro strano cucciolo e non riescono proprio a capire come potrà essere utile all'interno della fattoria.
Anche il cucciolo inizia a credere che non potrà mai essere utile a nessuno e diventa sempre più triste.
Una notte, non riuscendo a prendere sonno, esce dalla sua cuccia e va a piangere sconsolato sotto la grande quercia che c'è al limitare della fattoria. Il saggio gufo lo sente e, dopo averlo ascoltato attentamente, gli propone di impartigli alcune lezioni di karatè.
Per diverse notti, mentre nella fattoria tutti dormono, il cagnolino segue scrupolosamente gli allenamenti del gufo ed acquista sempre maggior fiducia in sè stesso. Infine il gufo gli dice di recarsi presso il vecchio tronco abbandonato e di procurarsi le bacche rosse che crescono solo lì e di mangiarne una quando crede di averne bisogno... Il consiglio sembra un pochino misterioso ma il cucciolo ha troppa fiducia nel suo allenatore per protestare. Alcuni giorni dopo, mentre papà Leo e mamma Leda sono lontani perchè hanno accompagnato i loro padroni ed i suoi fratellini come al solito stanno rincorrendosi allegramente sul prato, ecco apparire una faina che tenta di intrufolarsi nel pollaio.
Senza pensarci un attimo il cagnolino ingoia una bacca rossa ed improvvisamente si sente come trasformato e, con un coraggio che proprio non credeva di avere, affronta la ladra di galline che spaventata fugge via velocemente.
Allo starnazzare delle galline tutti accorrono e applaudono il coraggioso cane dai super poteri.


Cosa succederà poi?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

venerdì 16 luglio 2010

UCCIO e le due sirenette

Le due sirenette nuotano verso lo scoglio dove c'è Uccio e questo cerca di indovinare dall'espressione dei loro volti quali notizie portino...decisamente sembra che siano entrambe raggianti...

Appena arrivate iniziano a parlare contemporaneamente tutte eccitate.

Uccio non riesce a capirci nulla e continua a guardare l'una e l'altra sbalordito.
Le sirenette, per attirare meglio la sua attenzione, oltre a parlare saltano sull'acqua
"Nettuno aveva ragione...esiste ancora..."
"Sentirai appena arriva Loisa..."
"Pensavi di dividere lo spazio con un altro popolo? ti sbagliavi lo dividerai con altri due..."
"Tutto sistemato, il posto c'è"
Ha capito bene? quest'ultima frase gli sembra importantissima.
Uccio cerca di intromettersi e di farsi confermare che è stato trovato un luogo adatto dove poter andare con i suoi simili ma...
La saggia tartaruga Ghina si fa avanti in mezzo alle due sirenette e con tono perentorio le invita a calmarsi ed a parlare una alla volta.
Leira allora presenta la cugina Laila e questa dopo aver salutato inizia il suo racconto:
"Su consiglio di re Nettuno ho nuotato verso sud sino a raggiungere la terraferma e, dopo aver a lungo osservato le sue coste, ho trovato un luogo in cui gli umani non ci sono ancora arrivati forse perchè lo ritengono inospitale. E' uno spazio grandissimo, gli scogli arrivano sino al mare ma dietro agli scogli ho visto anche tanti alberi. Ho pensato che era il posto ideale dove far vivere tranquillamente gli escavator perchè qui la marea trasporta a riva moltissime alghe."
A questo punto Leira non riesce più a trattenersi e dice:
"Si, si va bene ma raccontagli di Tor"
"Chi è mai questo nuovo tipo?" chiede Uccio
"Tor è il nuovo giovane capo degli escavator" gli spiega Laila "ti assomiglia moltissimo...decisamente non nell'aspetto ma nel carattere. Anche lui ama talmente la sua gente che pur di trovare un luogo meno inquinato dove poterla trasferire, non sapendo nuotare, si è lasciato trasportare dalle correnti su di un pezzo di legno sino al mio scoglio."
A questo punto interviene Ghina dicendo: "Avete detto che Uccio avrebbe dovuto condividere il nuovo territorio con altri due popoli...sin'ora ho sentito parlare solo degli escavator, chi sono gli altri?"
"Se mi lasciate continuare ve lo spiego" dice la sirenetta dai capelli rossi "sulla strada del ritorno ho incontrato nostra cugina Loisa che cercava un posto dove poter trasferire il popolo degli scalator... poverini anche loro a causa dell'inquinamento devono assolutamente abbandonare il loro territorio... allora le ho suggerito il luogo che avevo appena scoperto. Adesso aspettiamo il parere di re Nettuno e se sarà positivo dovremo organizzarci per il grande esodo dei tre popoli"


Cosa deciderà re Nettuno?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...


A settembre la continuazione
intanto ....
BUONE E SERENE VACANZE A TUTTI

giovedì 1 luglio 2010

UCCIO e Cavi il cavalluccio marino

Uccio si fida della sirenetta Leira ma il restare inoperoso quando il suo popolo è in pericolo di estinzione lo preoccupa moltissimo... e poi, se il posto che stanno cercando è così lontano, come farà a farli migrare?

Lui si è allenato moltissimo per poter nuotare sino a lì ma molti suoi simili sanno a malapena restare a galla ed ultimamente erano già così deboli perchè il cibo scarseggiava...
Ghina lo sorprende nuovamente con la sua telepatia e lo rassicura perchè lei può contare sull'aiuto di tutte le sue amiche tartarughe che molto volentieri li potranno trasportare ovunque sia necessario.
All'improvviso, dall'acqua vicino allo scoglio su cui sono appoggiati, spunta la testa di un cavalluccio marino...
"Uccio ti presento Cavi il mio fido destriero" gli dice Leira "al tramonto del sole viene sempre a cercarmi perchè sa che devo allenarmi per il grande palio. Sai ogni anno, per il compleanno di re Nettuno, noi sirenette facciamo a gara per chi riesce ad eseguire le migliori acrobazie con il proprio cavalluccio. Oggi voglio farti vedere cosa so fare"
La sirenetta si aggrappa al collo di Cavi che si mette a girare in tondo e poi si immerge rapido per riapparire subito dopo spiccando un grande balzo che lascia dietro di sè una cascata di spruzzi in cui si rinfrange il colore del sole al tramonto.
Sul viso di Leira c'è una luce speciale ed i suoi lunghi capelli biondi svolazzano al vento come delle bandiere impazzite.
Uccio ammira quelle bellissime evoluzioni e non si trattiene dal battere tutto felice gli uncini dei suoi tentacoli...
Cavi gli propone di provare anche lui a cavalcarlo e timidamente Uccio ci prova cercando di non ferirlo con i suoi unghioni... che esperienza meravigliosa!!!
Quello spettacolo è riuscito a distrarlo momentaneamente dalle sue preoccupazioni ma appena il sole si immerge nelle acque del mare ed il buio inizia a circondarli... queste ritornano più che mai.

Leira lo rassicura perchè è certa che sua cugina stia per tornare e porterà certamente delle belle notizie.
Allo spuntare del sole Uccio viene svegliato da un canto melodioso e sconosciuto al quale si unisce subito quello di Leira...
All'orizzonte appare una nuova sirenetta che sembra proprio la gemella della sua amica solo che ha dei bellissimi capelli rossi... con un guizzo Leira si tuffa in acqua per raggiungerla.
Dallo scoglio Uccio vede le due cugine che si abbracciano felici e poi iniziano a parlare concitatamente...
Sembra che non finiscano mai... lui è impaziente di avere delle informazioni...
Ad un certo punto le due sirenette iniziano a fare dei balzi enormi fuori dell'acqua...sembrano molto allegre... forse significa che Laila ha trovato un luogo in cui i due popoli possono convivere?

Quali notizie ha portato Laila?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

La Bohemien
l'ha continuata così:


Laila ha saputo dalla cugina che alla prossima luna piena passerà una corrente che aiuterà sirene e cavallucci marini ad allontanarsi da quel luogo ormai privo di cibo e pieno di preoccupazioni, per portarli nei pressi di una meravigliosa barriera corallina, che appartiene ad un'isola in mezzo all'Oceano, incontaminata, lontana da uomini che tutto distruggono....e da squali che tutto mangiano!!!!

GRAZIE, GRAZIE
mi fa sempre molto piacere quando qualcuno interagisce con me
per continuare le mie favole

domenica 13 giugno 2010

UCCIO e il popolo degli escavator

La sirenetta Leira ascolta attentamente Uccio che le spiega come il suo popolo è minacciato dall'inquinamento e quindi lui deve assolutamente trovare al più presto un luogo dove poterlo trasferire.
Leira si ricorda che sua cugina Laila le ha detto che partiva alla ricerca di un territorio da consigliare al popolo degli escavator anche loro alle prese con l'inquinamento che sta sempre più invadendo il loro territorio...
all'improvviso la sirenetta si tuffa nell'acqua gridandogli:
"Aspettami...torno subito".
Cosa avrà mai voluto dire?
Uccio è sempre più perplesso, lui ha una fretta terribile di trovare un'isola per la sua gente ed invece deve restare lì a perdere tempo.
La tartaruga Ghina lo rassicura: "Stai pur certo che se c'è qualcuno in grado di risolvere il tuo problema è Leira, io la conosco benissimo...se ti ha detto di aspettare avrà già senz'altro un'idea brillante in mente".
Ed infatti eccola riemergere con in mano una piccola ampolla trasparente con dentro uno strano liquido azzurro.
"Dai sbrigati, bevi...non hai detto che hai fretta ed allora cosa aspetti" gli dice con la sua voce melodiosa.
Uccio fidandosi ciecamente beve quello strano intruglio e subito si sente trascinare verso le profondità degli abissi scortato dalle sue due amiche.
Com'è possibile... lui non è in grado di respirare sott'acqua?
Ancora una volta Ghina sembra leggergli nel pensiero e subito gli dice:
"Stai tranquillo quella che hai ingerito è una pozione magica di re Nettuno".
Sembra che la discesa non finisca mai quando all'improvviso si ritrovano davanti ad una grotta enorme da cui fuoriesce una strana luce azzurrina.
"Ecco siamo arrivati alla grotta misteriosa" gli dice Leira "Ho dovuto supplicare non poco Nettuno perchè mi permettesse di fartela visitare, ma sono sicura la troverai interessante. Qui sono raffigurati i rappresentanti di tutti gli esseri "buffi" che in un qualche modo, durante il trascorrere dei tempi, hanno dato asilo alle varie sirene in qualche difficoltà.
Tutte le sirenette conoscono benissimo le varie leggende tramandate e si devono impegnare ad aiutare tutti ed in particolar modo i rappresentanti di questi popoli".
Stupito Uccio ammira i vari graffiti sulle pareti...c'è anche un suo simile rappresentato tra tanti altri esseri di cui lui proprio non ne conosce l'esistenza.
"Per non confonderti troppo voglio solo farti conoscere il rappresentante del popolo degli escavator".
Uccio osserva stupito quell'essere con un solo enorme occhio, quattro zampe tozze con degli artigli molto più robusti dei suoi e due code uncinate.
"Non ti fare impressionare" continua la sirenetta "sono degli esseri tranquilli che vivono praticamente sempre sotto terra, escono solo all'imbrunire e si cibano di alghe ma in questo momento stanno vivendo una situazione molto simile alla vostra ed ho pensato che potreste convivere tranquillamente tra di voi..."
Due popoli che convivono sullo stesso territorio?
Sin'ora Uccio è vissuto su di un'isoletta abitata esclusivamente dai morist che si nutrono di pesci ma se gli escavator mangiano solo alghe la convivenza sarà senz'altro fattibile...non ci sarebbe neanche la concorrenza nel procurarsi il cibo!
"Mia cugina Laila è partita già da tre soli e quindi dovrebbe essere di ritorno tra poco...sentiremo quali notizie ci porterà...adesso risaliamo in superficie prima che cessi l'effetto della pozione magica di Nettuno" dice l'allegra sirenetta sospingendo Uccio verso l'alto.

Cosa succederà poi?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

giovedì 20 maggio 2010

UCCIO e la sirenetta Leira

Comodamente trasportato dalla tartaruga Uccio si gode la traversata nella grande distesa di acqua azzurra.
All'improvviso si accorge di essere completamente esposto al pericolo del terribile nemico alato che tanto terrorizza tutti i componenti della sua razza ma, pur scrutando attentamente il cielo con tutti e tre gli occhi, non ne vede nessuno.
Ad un tratto gli giunge all'orecchio una dolce melodia e contemporaneamente Ina gli dice:
"La senti? è la voce di Leira, la sirenetta più intraprendente che abbia mai conosciuto.
Siamo stati proprio fortunati ad incontrarla perchè a volte sparisce per intere giornate. Nonostante sia la più giovane delle sirene, è anche la preferita di re Nettuno. Combina tantissimi guai ma è talmente simpatica che sa farsi perdonare,
dopotutto si mette sempre nei pasticci solo perchè vuole aiutare gli altri".
A queste parole Uccio dimentica il pericolo del nemico alato e aguzza gli occhi...in lontananza vede su di un piccolo scoglio un essere strano che si sta sbracciando per salutare...
"Ciao sono Leira e tu devi senz'altro essere un rappresentante di quel timido popolo dei morist che tantissimi anni fa ha dato ospitalità sulla sua isola ad un mia antenata. Dicono che io le assomiglio molto...infatti mi hanno anche chiamata come lei. Sei piuttosto buffo ma fa lo stesso almeno avrò qualcuno con cui giocare..."
Uccio non aveva mai sentito nessuno parlare così velocemente e con un tono così melodioso. Decisamente lui non si ritiene buffo anzi ha pensato la stessa cosa di Leira ma il saggio papà Mos gli aveva spiegato che nell'immenso mare esistono creature molto diverse tra di loro.
"Decisamente oggi sei un pochino buffa anche te" dice la tartaruga Ina "cosa ti sei fatta in faccia?"
Tutta orgogliosa la sirenetta risponde:
"Ti piace? un giorno sono arrivata sino vicino alla terra ferma e, nascosta dietro uno scoglio, ho osservato delle ragazze che si impiastricciavano il viso tutte contente, dicevano che si "truccavano"...non so bene cosa voglia dire ma ieri sono andata dal pesce arcobaleno e mi sono fatta regalare un po' dei suoi colori".
Uccio è sempre più perplesso, sente parlare di cose mai neppure immaginate ma nel discorso ha udito la parola "terra ferma" che è quella di un luogo misterioso di cui si narra nella leggenda che il suo popolo si tramanda da generazioni.
Quindi, ricordandosi la ragione per cui è lì, chiede a Leira dove sia questo strano posto e se effettivamente possa andare bene per trasferirci il suo popolo.
La generosa sirenetta si fa raccontare il motivo di questa sua strana richiesta e subito prende a cuore la situazione.


Cosa farà Leira?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

sabato 1 maggio 2010

UCCIO e la sua amica Ghina

Uccio, dopo essersi tuffato in mare, iniziò a nuotare con bracciate lunghe e regolari utilizzando tutti e quattro i tentacoli come aveva sperimentato nei lunghi allenamenti.
Con il calare della notte poco per volta fu avvolto dal buio più profondo ed allora iniziò ad orientarsi tenendo d'occhio le stelle come gli aveva consigliato il saggio papà Mos.
Probabilmente stava nuotando già da molte ore quando gli giunse alle narici un'odore che lui associava a qualcosa di pericoloso.
Ricordava benissimo il giorno che aveva scorto sulla spiaggia una chiazza nera con quell'odore e lui stava quasi per toccarla quando mamma Ina spaventatissima lo aveva fermato con un urlo. Più tardi gli aveva spiegato che se mai ne avesse visto una doveva tenersi alla larga il più possibile perchè lei aveva osservato diversi animali che, dopo averla toccata, ne erano rimasti come incollati, quella chiazza le si era appiccicata addosso e loro alla fine ne erano morti.
Capì allora che si stava avvicinando a quella macchia scura che lui aveva avvistato quando era salito sulla cima più alta dell'isola e decise quindi di fare una deviazione per aggirarla.
Non vedendo niente a causa della profonda oscurità dovette regolarsi soltanto basandosi sul suo fiuto.
Durante la notte iniziò a risentire della stanchezza e decise quindi di nuotare utilizzando alternativamente due tentacoli per volta per poter far riposare gli altri.
Stava ormai spuntando l'alba e lui era stanchissimo ma all'orizzonte non si vedeva che acqua, acqua ed acqua...aveva ormai perso ogni speranza e stava per lasciarsi andare allo sconforto quando gli parve di scorgere in mezzo a quella distesa sconfinata di azzuro un qualcosa di marrone...
era troppo piccola perchè si potesse trattare di un'isola...cosa poteva essere???
Cercò con le ultime forze che gli rimanevano di raggiungerla e avvicinatosi si accorse che si trattava di una grande tartaruga marina che stava tranquillamente dormendo lasciandosi cullare dalle onde del mare.
Uccio utilizzando i tentacoli si issò su quel provvidenziale sostegno e crollò in un sonno profondo.
Poco dopo un movimento sotto di lui lo ridestò di soprassalto e spalancando gli occhi vide che il sole era già alto nel cielo...in quel momento sentì una voce sconosciuta che gli diceva:
"Ciao sono Ghina, era ora che ti svegliassi, avevo voglia di spostarmi ma avevo paura di svegliarti ed avevo capito che dovevi essere stremato se ti sei accontentato di salire su di me per riposare".
Uccio ringraziò la tartaruga e gli spiegò che stava cercando un'isola dove poter portare il suo popolo perchè, dove si trovava adesso, rischiava di estinguersi.
Dopo averci pensato un po' su, la nuova amica, decise di trasportarlo all'isola delle sirene, le uniche che conoscessero veramente tutto ciò che c'è in mare ed anche sulle spiaggie.


Cosa succederà poi?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

martedì 27 aprile 2010

UCCIO il nuovo capo dei Morist


su richiesta di una amica e di suo figlio
ho deciso di continuare la storia del popolo dei Morist

Uccio è cresciuto ed è diventato a pieno titolo il nuovo capo dei Morist ma ora deve affrontare una prova super difficile che metterà a dura prova tutto il suo coraggio.
Il vecchio e saggio padre Mos gli ha spiegato chiaramente che per il loro popolo non ci sarà futuro se continueranno a vivere su quell'isoletta perché il mare lì attorno sta diventando sempre più inquinato e quindi i pesci, la loro unica fonte di sostentamento, si stanno esaurendo rapidamente. Le conseguenze iniziano già a farsi notare infatti molte giovani coppie hanno rinunciato ad avere dei cuccioli per paura di non poter più procurare loro il cibo.
Ieri Uccio si è fatto cospargere tutto il corpo arancione con una poltiglia scura che mamma Ina, su suo suggerimento, ha ottenuto impastando polvere di terra con il nero della seppia. Dopo essere diventato praticamente invisibile ai predatori alati (il loro più acerrimo nemico) ha raggiunto la cima più alta che c'è al centro dell'isola e, scrutando l'orizzonte, con tutti e tre gli occhi, ha visto al largo una grandissima chiazza nera che la marea sta sospingendo verso riva.
In pochi giorni quella chiazza arriverà sino alla spiaggia uccidendo tutti i pesci che troverà sul suo percorso...dopo di che per il suo popolo sarà la fine.

Sono ormai mesi che, approfittando dell'oscurità, Uccio si allena nuotando per tratti sempre più lunghi ed ora quella chiazza gli fa prendere rapidamente una decisione.
Riunisce tutto il suo popolo nella grande grotta e spiega loro che, con il calare delle tenebre, metterà in pratica il progetto che da tempo sta elaborando con il saggio padre Mos: nuotando di notte cercherà di raggiungere un'altra isola dove sia possibile vivere serenamente.

Tutti hanno fiducia nel suo piano perchè sanno che Uccio ha ereditato dal vecchio capo tutta la saggezza ed inoltre ha dimostrato in diverse occasioni di essere il più coraggioso in assoluto ed anche il più astuto. Chi altri prima di lui aveva saputo escogitare una cosa così straordinaria come la poltiglia che rende quasi invisibili? Essi sono convinti che Uccio è finalmente il capo che potrà realizzare questa ardua impresa.
Da generazioni i capi dei morist tramandano la leggenda della sirena che una fortissima mareggiata aveva costretto a trovare rifugio tra gli scogli del loro isolotto. Quell'essere strano, con il suo canto melodioso e rassicurante, aveva conquistato la fiducia dei morist e aveva raccontato loro che proveniva da molto lontano dove, verso sud, esistevano isole molto più grandi ed addirittura dei posti che gli umani, esseri simili a lei ma senza coda, chiamano terraferma.
Tutti i capi raccontano ai propri figli questa leggenda ma nessuno ha ancora mai avuto il coraggio di affrontare il mare aperto per avventurarsi alla ricerca di questi posti favolosi.

Al tramontare del sole Uccio saluta tutto il suo popolo, corre verso la spiaggia e si tuffa nell'acqua.
Papà Mos e mamma Ina, nascosti dietro uno scoglio, guardano con orgoglio e trepidazione quel loro figlio coraggioso sparire piano piano tra le onde del mare...


Cosa succederà poi?

-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...

mercoledì 3 febbraio 2010

AUDIO FAVOLE inedite per bambini

come promesso ecco una nuova audiofavola

IL PUPAZZO DI NEVE FREDDOLOSO

in questa ho inserito anche una musica di sottofondo
cosa ve ne
sembra?anche questo è solo un piccolo esperimento
quindi...
sarei grata a tutte coloro che volessero inviarmi un loro commento,
critica, suggerimento o quant'altro
per potermi migliorare


per ascoltare "Il pupazzo di neve freddoloso" clicca sul triangolino

domenica 11 gennaio 2009

IL PUPAZZO DI NEVE FREDDOLOSO

In questi giorni ha nevicato moltissimo, addirittura un giorno hanno chiuso le scuole perché le strade erano impraticabili! 
Oggi finalmente è rispuntato il sole e, anche se fa decisamente molto freddo, Carla e Lucia hanno convinto la mamma a portarle al parco. 
Super imbacuccate e con gli scarponcini ai piedi sono partite per la grande avventura. 
Il parco completamente bianco pare incantato e gli alberi sembrano ricoperti di tanta panna soffice. 
Tutto sembra diverso ma... molto, molto più bello!
Com'è divertente correre su questa distesa candida e lasciare le proprie impronte! 

Dopo diversi giorni costretti a giocare al chiuso tra le mura di casa oggi lasciano libero sfogo alla loro fantasia... addirittura improvvisano una specie di slittino con una grande borsa di plastica e se la spassano a lasciarsi scivolare giù dalle collinette innevate. 
Ad un certo punto la mamma tira fuori dalla borsa una carota e tutti insieme iniziano a costruire un super pupazzo di neve.

La carota viene sistemata in mezzo al faccione ma come fare gli occhi? 
Lì attorno non si trova niente, tutto è ricoperto di neve... ma la mamma riesce a ricavare due fettine dalla carota ed ecco due bellissimi occhi arancioni.
E' decisamente un bel pupazzo! 
Dopo aver ammirato con soddisfazione la loro opera si apprestano a rincasare quando sentono un vocina che si lamenta perché fa freddo...chi sarà stato? 
Senza pensarci su Lucia si sfila il suo berretto e lo mette in testa al pupazzo.


Cosa succede dopo?

---> Vuoi continuarla tu?
---> Vuoi un suggerimento?

---> Questo spazio è per te...


martedì 2 dicembre 2008

L'ELEFANTE E LA GIRAFFA

Tanto, tanto tempo fa vivevano felicemente in una savana lontana molti animali che passavano tranquillamente le loro giornate a mangiare le tenere foglie degli alberi e a rinfrescarsi con l'acqua di un ruscello che scorreva allegramente lì vicino.
Gli animali erano veramente tanti e, con il trascorrere del tempo, sugli alberi le foglie incominciavano a scarseggiare allora molti decisero di migrare, ognuno in un posto diverso e più lontano, nella speranza di trovare cibo in abbondanza.
Ma Ele e Gira non volevano saperne di separarsi, erano amici da tantissimi anni. Anche se non appartenevano alla stessa razza si sentivano come fratelli perchè avevano incominciato a muovere i primi passi sulle loro zampette traballanti proprio nello stesso giorno e da allora erano divenuti inseparabili.
Quante marachelle avevano combinato insieme!
Quante volte si erano spartiti il cibo!
Adesso che questo scarseggiava era diventato difficile averne a sufficienza per entrambi ma, da veri amici, invece di bisticciare cercarono di trovare una soluzione al problema.
Osservando attentamente il grande albero in mezzo alla savana si accorsero che le foglie in basso non erano più sufficienti per tutti e due ma, sulla cima, di foglie ce ne erano ancora tante... come fare a raggiungerle?
Ele era troppo pesante per fare un salto e per quanto allungasse la sua proposcide (sì perchè Ele era un elefante) non ci arrivava.

Gira, più leggera, riusciva a fare dei bei balzi in alto ma non bastava. Continuava a fissare all'insù e sospirava vedendo quelle belle foglioline verdi mentre il suo stomaco borbottava perchè era ormai quasi vuoto. Ma guarda e riguarda all'insù, cercando di tendersi al massimo, un bel momento il suo collo si allungò. Da allora le giraffe (sì perchè Gira era una giraffa) hanno il collo lungo.


Come risolsero il problema del cibo i due amici?


-> Vuoi continuare tu?

-> Vuoi un suggerimento?

-> Questo spazio è per te...

GRAZIE, GRAZIE ed ancora GRAZIE a...


"d"
senza il quale questo blog non sarebbe mai esistito e che tanto pazientemente mi supporta sempre.

Grazie al blog ho scoperto un mondo che non conoscevo e che trovo super splendido!!!
Ho trovato persone meravigliose che mi hanno sempre sostenuta, incoraggiata e consigliata.

Vi abbraccio virtualmente tutte/i ... continuate a seguirmi e...
se lasciate un commento mi farete felice!!!