penso sia capitato a tanti di ritrovarsi con un calzino spaiato
sia perché la lavatrice ne ha stranamente fatto sparire uno
o perché ormai il gemello era decisamente irrammendabile
come avete risolto il problema?
io, da vera riciclona, provo sempre a dargli una nuova vita
trasformandolo in un oggetto ;-)
ecco l'ultimo nato
FANTASY il fermaporte
altri esempi
CALZINO... topolino cancellino
https://www.blogger.com/blog/post/edit/226013366686880068/8023340388164670895
calzino GUFO profumato
https://nonnanna-linventafavole.blogspot.com/2017/03/riciclo-calzini-gufo-e-toppe.htmla
SACCHETTI PROFUMATI
https://www.blogger.com/blog/post/edit/226013366686880068/2496626031461249564
CALZINO SPAIATO? noi lo ricicliamo così
https://www.blogger.com/blog/post/edit/226013366686880068/7030480477135764201

alcuni "oggetti" hanno dato anche spunto per inventare delle favole ;-)
se non l'avete ancora letta o vi fa piacere rileggerla
AVVENTURA DI IMON il calzino spaiato
Mummy
al mercato aveva visto un paio di calzini scuri… il prezzo era
conveniente forse perché ai bambini non piacciono tanto in tinta
unita e senza neanche un disegnino od un logo qualsiasi. prova
Lei
li aveva comperati sperando che piacessero a Boy che ultimamente
voleva sentirsi grande.
Aveva
fatto benissimo, mai regalo era stato più gradito e Boy li aveva
subito indossati con orgoglio.
Super
felici erano stati anche i calzini scuri che ormai da troppo tempo
sostavano dimenticati sulla bancherella tra i tanti dai colori
sgargianti.
Restando
per tanto tempo sempre pressati in quella confezione di plastica
trasparente erano diventati super
amici e non avrebbero mai voluto separarsi.
Fortunatamente
Boy per poterseli meglio rimirare univa sovente i piedi e così loro
si sentivano un pochino più vicini.
Un
momento speciale era quando Mummy li metteva in lavatrice perché lì,
pur essendo tra tanti altri panni, loro si sentivano vicinissimi e si
divertivano un mondo quando la centrifuga li schiacciava l’uno
contro l’altro facendoli girare vorticosamente.
Un
giorno sfortunato, al termine della centrifuga, quando tutti i panni
si depositano tranquillamente sul fondo del cestello, un calzino non
si trovò più vicino il suo compagno…
“Dove
sarà andato?” si chiese …
Aspettò
con impazienza che Mummy appendesse con cura ogni cosa sullo stendino
perché era convintissimo che il suo compagno, nel girare troppo
velocemente, fosse andato ad infilarsi in mezzo a qualche altro
indumento…
Nulla,
non si trovò proprio più.
Mummy,
che è una persona molto diligente, si stupì della cosa ma pur
guardando attentamente non riuscì a risolvere il mistero del calzino
spaiato e, quando fu asciutto, lo ripose in una scatola insieme ad
altri suoi simili per decidere in seguito come riciclarlo.
Il
calzino scuro era troppo triste per comunicare con gli altri calzini
e pensava sempre con nostalgia al suo caro compagno gemello.
Dopo
tanti giorni, trascorsi rinchiuso al buio nella scatola, il calzino
scuro venne scelto tra i tanti belli colorati.
Mummy
e Boy lo riempirono di strane cose e gli diedero addirittura un nome:
Imon.
Finalmente
ne aveva uno tutto suo perché sino a quel momento si era sempre
sentito chiamare il calzino del piede destro e qualche volta anche
del piede sinistro a seconda di dove lo infilava il bambino.
Da
quel momento la sua vita ebbe una svolta decisiva perché fu portato
in una stanza sconosciuta che tutti chiamavano "aula di scienze".
Decisamente
un posto strano perché ci si trovava un po' di tutto: vasi, vasetti,
contenitori dalle forme più strane, boccettine con liquidi dai vari
colori...
Vicino
a lui c'era addirittura una strana patata che
se la tirava un pochino perché aveva tanti rametti carichi di
foglioline verdi che tutti ammiravano sempre.
La
cosa più bella erano i tantissimi bambini che entravano ed uscivano
in continuazione e lo rallegravano con il loro continuo chiacchierio.
Molte
volte gli venivano vicino e lo controllavano attentamente
sogghignando poi tra di loro.
Ad
una certa ora però sparivano e lui si ritrovava solo tra tutte
quelle cose un pochino buffe... in quel momento lo riassaliva la
tristezza e la voglia di rivedere il suo compagno gemello.
Un
giorno sul davanzale della finestra di quell'aula si posarono due
buffi e curiosissimi uccellini Azu e Gia.
I
due uccellini, vedendolo triste, chiesero a Imon di raccontare la sua
storia e da quel momento diventarono amici.
Azu
e Gia si prodigarono moltissimo per poter alleviare la sua tristezza
e tutti i giorni venivano a raccontargli cosa osservavano nel mondo
di fuori.
Un
giorno volando sul fiume Po sentirono dei lamenti provenire da un
mucchietto di rami abbandonati dalla corrente sulle sponde.
Subito
scesero per controllare chi fosse e, impigliato in mezzo al fogliame
secco, scoprirono un calzino scuro decisamente malridotto... poverino
ne aveva passate proprio di tutti i colori prima di arrivare su
quella sponda!
Con
immensa e reciproca gioia scoprirono che era proprio il gemello di
Imon...
se vi è piaciuta tra poco posterò il seguito
NOTTE TRICOLORE... scocca l'amore