che si basa sulla stessa tecnica di quello che
noi ormai chiamiamo il "saltatappo"
subito ho voluto documentarmi e vi riporto di seguito cosa ho trovato
sul web
Il bilboquet (chiamato anche il gioco Ring e pin) è un gioco di abilità
In Giappone viene chiamato Kendama.
Gli esquimesi invece lo chiamano “ajaquaq” e lo costruiscono scolpendo le ossa degli animali. La tradizione gli attribuisce un potere magico: far ritornare il sole dopo l’inverno.
Gli indiani americani delle coste nord-occidentali avevano una vera passione per questo gioco, che era accompagnato di frequente da scommesse.
Gli inglesi citano questo gioco chiamandolo “bilbocatch”.
Il vero nome "bilboquet" invece è di origine francese: deriva da “bille”, “boule en bois” e da “bocquet” (punta di lancia).
Usatissimo in Francia nel XVI secolo, servì a trastullare nel tempo libero cortigiani e re: Enrico III, ad esempio, giocava con il bilboquet nei suoi appartamenti e per le strade di Parigi.
I materiali con cui lo si può costruire sono molti (legno, osso, plastica), ma la funzione rimane la stessa: tentare di introdurre una palla o un anello, un piccolo osso, appesi alla cima di uno spago, in un contenitore o sulla punta di un supporto di legno impugnato.
ed io che pensavo di aver inventato un giochino nuovo...
comunque noi ci siamo divertiti a costruire riciclando
e.. a sfidarci dopo
e continueremo a chiamarlo saltatappo
e grazie al tuo giochino ne abbiamo scoperto un'altro simile
RispondiEliminaBuona giornata Nonnanna!
A me tutto questo fa sorridere... pensare che un re potesse rilassarsi giocandoci...... forse avremmo bisogno di giocare un pò di più anche noi adulti e vivremmo anche meglio! Grazie Nonnanna!
RispondiEliminaUn abbraccio, Silvia
Ciao NonnAnna questo giochino mi può andar bene per tener buoni i miei nipoti quando sono un po irrequieti
RispondiEliminaun caro saluto
Tiziano.
Ciao NonnAnna, mi ero persa il post precedente (geniale) e questo che mi fa conoscere un gioco per me nuovo. Decisamente preferisco la tua versione che mi appresterò certamente a realizzare con i miei bambini...grazie di cuore! Un abbraccio!
RispondiEliminaPoichè non ne conoscevi l'esistenza,sei tu l'inventrice,per me!Ancora un plauso alla tua fantasia e cxreatività,cara Nonna Anna,ed un buon fine settimana.
RispondiEliminaCiao Anna, ho visto adesso il tuo post...grazie mille per avermi citato, sono contenta che questa informazione che ti ho dato ti abbia invogliato a fare un post così interessante su questo gioco. Ci sono tante notizie che non conoscevo davvero...bella quella degli esquimesi, era dunque considerato anche un oggetto magico. Anche tu in fondo hai fatto una magia inventando questo passatempo e se anche esisteva già, cosa importa...buone sfide a saltatappo!
RispondiEliminaPerò...e chi lo sapeva?...io no.
RispondiEliminaMa trovo moooolto più bello il tuo "saltatappo", qui sotto!
@ Simo Grazie... il bello del web ^_^
RispondiElimina@ Silvia Grazie... hai proprio ragione dovremmo riuscire a ritagliarci dei momenti per rilassarci con futili giochini *___*
RispondiElimina@ Tiziano Grazie... è un giochino di facile realizzazione che può essere utilizzato da diverse generazioni contemporaneamente!!!
RispondiElimina@ Elena Terenzi Grazieee... sono felice di sapere che altri bimbi lo possano trovare divertente!!!
RispondiElimina@ Chicchina Grazie per la solidarietà sei super gentile!
RispondiElimina@ Ninfa Grazie... era giusto citarti perchè senza il tuo commento non avrei mai scoperto il bilboquet... ed io adoro scoprire sempre cose nuove... il mio motto è "non è mai troppo tardi per imparare"
RispondiElimina@ Sandra M. Grazieee...
RispondiEliminail bello dei blog è che ci permettono di scoprire sempre cose nuove...