All'uscita della scuola la nonna vede correrle incontro Gamesi, la nipotina, che, tutta felice, le sventola davanti agli occhi un pupazzetto di peluche e grida:
“Guarda che bello... me lo ha regalato Gisella”.
Gisella è la sua nuova amica del cuore, la bimba che è arrivata nella classe di Gamesi da poche settimane perché, per motivi di lavoro, il papà ha dovuto cambiare città.
Mentre la nonna tenta di capire se è stato solo un prestito o realmente è un regalo si sente dire dalla mamma dell’amica:
“Gisella ha voluto regalare questo piccolo riccio a Gamesi per
ringraziarla dell'amicizia che le ha dimostrato sin dal primo giorno del suo arrivo nella nuova classe. Gisella era molto triste al pensiero di lasciare la sua vecchia casa, in cima alla collina e immersa nel verde, per venire in città e poi... la preoccupava anche il fatto di trovarsi con tanti compagni nuovi. Non sapeva come l'avrebbero accolta perché è consapevole della sua piccola disabilità
che, quando è imbarazzata, aumenta ancora di più. Sua nipote è stata l'unica che l'ha fatta sentire subito a suo agio... per questo ha voluto regalare proprio a lei un riccio. Per mia figlia quell'animaletto significa molto perché le ricorda quelli veri che vedeva quando andavamo a passeggiare nel boschetto vicino a casa e loro... sono timidi proprio come lei”.
Dopo i saluti e la promessa di rivedersi il mattino successivo le bimbe si lasciano.
Appena arrivata a casa, come sua consuetudine Gamesi chiede alla nonna di inventarle una favola... questa volta non ha dubbi su quale deve essere il personaggio principale: il suo nuovo riccio.
La nonna ci pensa su un attimo poi inizia:
In mezzo al boschetto, nella cavità di un vecchio tronco, c'è la tana di Riccetto.
Lui è il più piccolo dei cuccioli ma è anche il più curioso e socievole.
Mentre i suoi fratellini si accontentano di stare tranquillamente nascosti tra la paglia e le foglie, lui vorrebbe uscire alla luce del giorno per vedere il mondo che lo circonda.
La mamma gli ripete continuamente che durante il giorno i ricci devono stare nella tana perché loro sono animali notturni e allora lui aspetta con impazienza l'imbrunire per poter uscire... sa che ogni uscita gli riserva sempre nuove scoperte!
Una notte mentre procedeva lentamente sul terreno, esplorando e fiutando qualsiasi oggetto che incontrava, con il suo udito finissimi, sentì una vocina giungere dalla casetta che c'era al limite del boschetto.
Quella vocina aveva suscitato la sua curiosità e così ogni sera cercava di allungare sempre più il suo giro esplorativo per riuscire ad avvicinarsi alla sorgente della voce.
Una sera giunse addirittura alla casetta e, con uno sforzo enorme, si arrampicò su una catasta di legna per raggiungere la finestra ma, causa della vista poco sviluppata, non riuscì a vedere bene cosa c'era oltre il vetro. All'interno si sentiva canticchiare una filastrocca e lui dovette accontentarsi di udirla senza poter capire a chi apparteneva quella dolcissima voce.
Un giorno, mentre sonnecchiava nella sua tana, all'improvviso gli parve di sentire la vocina proprio lì vicino. In un primo momento pensò di aver sognato ma dopo un po' la risentì... sì, era proprio quella voce che ormai avrebbe riconosciuto fra mille.
Facendosi coraggio uscì cautamente dal vecchio tronco.
"Che bel musetto hai, come ti chiami?" sentì la vocina sussurrare...Poi vide avvicinarsi a lui un viso con due immensi e dolci occhi... la voce apparteneva ad un tenero bambino dai capelli color oro.
Istintivamente lui si appallottolò stretto, nascondendo capo e zampe e trasformandosi in una sfera spinosa.
"Dai non aver paura io non ti farò del male. Mi chiamo Daba e, se vuoi, possiamo diventare amici..." continuò la vocina.
"Io mi chiamo Riccetto..." gli rispose facendosi coraggio e puntando verso il bambino il musetto appuntito sul quale spiccavano gli occhi tondi e scuri "… e so che abiti nella casetta gialla che c'è subito fuori dal boschetto".
Il bimbo chiese come faceva a saperlo e, da quel momento, nacque fra loro una bella amicizia.Ogni giorno Daba , dopo aver fatto i compiti, trovava una scusa per recarsi nel boschetto così si incontrava con il suo nuovo amico e gli raccontava cosa aveva fatto a scuola.Riccetto nel frattempo lo accompagnava nel luogo dove, nella notte precedente, aveva scoperto che erano spuntati i primi funghi, le prime fragoline...Daba ritornava a casa felice e sempre con qualche meraviglioso frutto della natura; la mamma si stupiva di come all'improvviso fosse diventato così esperto nello scoprire tante cose buone nel sottobosco... dove una volta, per la verità, ci andava anche un pochino controvoglia.Daba e Riccetto avevano deciso di tenere segreta la loro amicizia perché temevano che gli adulti non l’avrebbero capita e accettata, data la loro grande diversità.Daba, chiacchierando con la mamma, aveva portato il discorso sui ricci ma questa lo aveva subito zittito dicendogli di non toccarli mai perché, con i loro aculei, erano molto pericolosi.Altrettanto aveva fatto Riccetto cercando di parlare con mamma Riccia la quale gli aveva precisato di tenersi alla larga dagli umani perché sono pericolosissimi.Un giorno Daba saltando allegramente da un tronco, come aveva fatto tantissime altre volte, cadde malamente.Lanciò un urlo di dolore! Poi si rese conto che si era slogato una caviglia e ... non riusciva proprio più a reggersi su quel piede.Amorevolmente Riccetto gli procurò un bastone ma... niente da fare, appena appoggiava il piede a terra il dolore era insopportabile.Come fare?Di li a poco sarebbe calata la notte e la mamma si sarebbe preoccupata non vedendolo rientrare.Allora Riccetto prese una decisione e, combattendo la grande paura che aveva degli umani, andò velocemente sino alla casa di Daba.Salì sulla catasta di legno e con il musetto bussò al vetro della finestra.Li trovò la mamma di Daba che, impensierita, stava guardando fuori per osservare se vedeva rincasare il suo bambino il quale non si era mai attardato così tanto.Scorgendo il piccolo riccio le tornarono alla mente le domande che Daba le aveva posto e, senza pensarci nemmeno un minuto, lo seguì istintivamente sino in mezzo al boschetto.
-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
Ecco come l'ha continuata Simo
Riccetto e la mamma di Dada camminarono così velocemente che in un baleno si ritrovano ai piedi della grossa quercia dove il piccolo esausto per il dolore si era appisolato. Appena la mamma lo vide delicatamente lo prese tra le braccia, lo riempì di baci, lo rassicurò che non era nulla di grave ma per alcuni giorni forse settimane non avrebbe più potuto andare nel bosco a trovare i suoi amici ed in particolare Ricetto. Il piccolo inizio a piangere ininterrottamente e la mamma chiese:
Tesoro mio perchè piangi? Senti tanto male alla caviglia?
Il piccolo rispose: no, mamma piango perchè non potrò più vedere tutti i giorni il mio eroe Riccetto!!! La mamma lo guardò sorridendo e disse:
Appena ti avrò fatto la fasciatura tornerò nel bosco e comunicherò al tuo amichetto che potrà venire da noi tutte le volte che vorrà...
Dada smise subito di piangere e cominciò a ringraziare la mamma
GRAZIEEE... una bella e dolce continuazione!!!
anche gli adulti sanno capire quando c'è una vera amicizia ^____^
Durante la mia assenza mi sono pervenute ben due altre continuazioni
Ringrazio moltissimo chi me le ha inviate
e, scusandomi per il ritardo, le pubblico molto volentieri
Ecco la versione di Alessandra
e come l'ha invece continuata Fabin Occi
Durante la mia assenza mi sono pervenute ben due altre continuazioni
Ringrazio moltissimo chi me le ha inviate
e, scusandomi per il ritardo, le pubblico molto volentieri
Ecco la versione di Alessandra
La mamma seguì Riccetto che la accompagnò proprio da Dada.
La mamma sorrise a Riccetto: "Grazie piccolo amico, sono felice di averti conosciuto!"
Nel periodo in cui Dada non poteva muoversi perchè aveva la caviglia fasciata, la mamma organizzò un grande party per tutti i ricci del bosco! Fu una bellissima festa!
La mamma sorrise a Riccetto: "Grazie piccolo amico, sono felice di averti conosciuto!"
Nel periodo in cui Dada non poteva muoversi perchè aveva la caviglia fasciata, la mamma organizzò un grande party per tutti i ricci del bosco! Fu una bellissima festa!
e come l'ha invece continuata Fabin Occi
Riccetto e la mamma corsero fino a Daba poi la mamma prese in braccio Daba e corse a casa a chiamare il dottore, che arrivò in un batter d'occhio.
Il dottore lo fasciò e disse che fra qualche settimana si sarrebbe rimesso e se ne andò. Daba ringraziò Riccetto.
La mamma fece uscire Riccetto e gli disse di lasciar riposare Daba. Riccetto non voleva stare da solo così la mamma gli disse che poteva venirlo a trovare quando voleva cosi Riccetto tornò pieno di allegria a casa e raccontò tutto alla mamma che fu fiera di LUI...
GRAZIEEE... è bellissimo vedere come ognuno...
riesca a dare una propria versione del finale.
Spero che lo facciate sempre in tanti!!!
Riccetto e la mamma di Dada camminarono così velocemente che in un baleno si ritrovano ai piedi della grossa quercia dove il piccolo esausto per il dolore si era appisolato. Appena la mamma lo vide delicatamente lo prese tra le braccia, lo riempì di baci, lo rassicurò che non era nulla di grave ma per alcuni giorni forse settimane non avrebbe più potuto andare nel bosco a trovare i suoi amici ed in particolare Ricetto. Il piccolo inizio a piangere ininterrottamente e la mamma chiese:
RispondiEliminaTesoro mio perchè piangi? Senti tanto male alla caviglia?
Il piccolo rispose: no, mamma piango perchè non potrò più vedere tutti i giorni il mio eroe Riccetto!!! La mamma lo guardò sorridendo e disse:
Appena ti avrò fatto la fasciatura tornerò nel bosco e comunicherò al tuo amichetto che potrà venire da noi tutte le volte che vorrà...
Dada smise subito di piangere e cominciò a ringraziare la mamma
Bella storia d'amicizia e lo spunto te l'ha offerto la tua splendida nipotina, alla quale vanno tutti i miei complimenti.
RispondiEliminaBuona domenica, Anna.
@ Simo Grazieee per questa dolcissima continuazione!!!
RispondiElimina@ Gianna Grazieee... vedrai quanti spunti ti darà a breve la tua Principessa ^____^
RispondiEliminai nipoti sono il perno della nostra vita e della nostra ispirazione,bacio
RispondiEliminaQuesta è solo una favola ma rappresenta la vera realtà.
RispondiEliminaCara nonnaAnna con le tue favole io ritorno come un bambino e molto spesso mi faccio un bel sorriso.
Ciao e buona domenica cara amica.
Tomaso
Ciao, Anna che bella storia tenerissima e di dolcezza c'è sempre bisogno! Buona settimana..
RispondiEliminama che bella questa storia di amicizia. la faccio lggere subito alla mia bambina:) grazie di averla postata
RispondiEliminaLa mamma seguì Riccetto che la accompagnò proprio da Dada. La mamma sorrise a Riccetto: "Grazie piccolo amico, sono felice di averti conosciuto!" Nel periodo in cui Dada non poteva muoversi perchè aveva la caviglia fasciata, la mamma organizzò un grande party per tutti i ricci del bosco! Fu una bellissima festa!
RispondiEliminaHo appena visto http://elegraf77.blogspot.it/2012/07/contest-tino-e-lina-i-vincitori.html e sono felicissima per te, te la meriti proprio questa, congratulazioni!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBuon onomastico, Anna!
RispondiEliminaSempre bellissime le tue favole...che bello poter finalmente passare a trovarti!
RispondiEliminaBuon ferragosto nonnAnna! ciao
RispondiEliminariccetto e la mamma corsero fino a daba poi la mamma prese imbraccio daba e corse a casa a chiamare il dottore, che arrivo in un batter d'occhio pobatter d'occhioi
RispondiEliminail dottore lo fascio e disse che fra qualche settimana si sarrebbe rimesso e se ne andò, daba ringrazio riccetto.
la mamma fece uscire riccetto e gli disse di lasciar riposare daba. ma riccetto non voleva stare da solo cosi la mamma gli disse che poteva venirlo a trovare quando voleva cosi riccetto torno pieno di allegria a casa e racconto tutto alla mamma che fu fiera di LUI...
@ tutte/i quelli che sono passati... mi scuso se leggo in ritardo i vostri graditissimi commenti ma sono stata senza connessione...
RispondiElimina@ Gabe hai perfettamente ragione i nipoti sono il perno della nostra vita e della nostra ispirazione...
RispondiElimina@ Tomaso Grazie sei sempre super gentile... nelle mie favole cerco sempre di rappresentare ciò che nella realtà mi colpisce... e fatti simili si verificano sovente!!!
RispondiElimina@ Mari e Fiorella Grazieee (anche se in ritardo) per il vostro commento... dolce come le vostre gustosissime ricette ;-)))
RispondiElimina@ Katia grazie a te ed un dolce baciotto alla tua bimba
RispondiElimina@ Alessandra GRAZIEEE per la bellissima continuazione che pubblicherò subito... scusandomi per il ritardo dovuto a mancanza di connessione.
RispondiElimina@ CioccoMamma GRAZIEEE per me è stata una vera sorpresa... pensa che a causa della mancanza di connessione ho visto con notevole ritardo il post http://elegraf77.blogspot.it/2012/07/contest-tino-e-lina-i-vincitori.html ... Sono felicissima e onorata di poter partecipare a questa lodevole iniziativa.
RispondiElimina@ Gianna Grazieee anche se leggo in ritardo gli auguri fanno sempre piacere!
RispondiElimina@ Fabipasticcio Grazie... hai detto che bello poter finalmente passare a trovarti!... ed io (causa mancanza di connessione) leggo solo adesso il tuo commento... quanto mi è mancato non potervi leggere!!!
RispondiElimina@ Simo Grazieee... anche se leggo in ritardo mi fa immensamente piacere scoprire che avete pensato a me... anche se (non a causa mia) ero tremendamente assente!!!
RispondiElimina@ Fabin Occi GRAZIEEE per la tua bella continuazione. Mi scuso per averla letta in ritardo ma provvedo immediatamente a pubblicarla sul blog. Spero di rileggerti ancora!!!
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