LA PRINCIPESSA MARINA

A Serena piace moltissimo giocare a "travestirsi", ed è sempre contenta quando la maestra propone quel gioco. Anche a casa ha un'intero cestone pieno di pezzi di stoffa dai colori più disparati, strisce di velo trasparente, foulard di seta, vecchie gonne lunghe e corte e molte cinture.

Drappeggiandosi addosso quei tessuti di volta in volta cambia personaggio ma i suoi preferiti sono la ballerina e la principessa.

Con un cerchietto si blocca in testa una lunga striscia di velo ed ecco una principessa, poi indossa una gonna corta tutta arricciata e la principessa in un attimo si traforma in ballerina. A questo punto i piedi, come per incanto, iniziano a muoversi e lei si esibisce in mille evoluzioni.

Per Natale ha ricevuto in regalo un cerchietto con sopra un diadema di plastica argentata con in centro una bellissima pietra azzurra. Appena visto il dono Serena ha deciso che era la corona della principessa Marina, perchè la pietra azzurra le ricordava il mare.
Adesso vorrebbe tanto un vestito lungo tutto rosa perchè, secondo lei, quello sarebbe il colore preferito di una principessa che si chiamasse Marina.

Tutte le sere, prima di coricarsi, appoggia con cura il diadema sul tavolino da notte e spera di sognare di trasformarsi nella principessa Marina. Un mattino, con sua grande meraviglia, trova appoggiato in fondo al letto un bellissimo vestito rosa, di corsa l'indossa e corre a farsi ammirare dalla mamma.


Cosa era successo?

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Barbara l'ha continuata così

Serena prende la coroncina appoggiata vicino al letto e corre in bagno a rimirarsi nel grande specchio.
"Che bel vestito" pensa Serena "forse sono davvero diventata la principessa Marina".
Dalla cucina arrivano le voci della mamma e del papà che stanno preparando la colazione.
Si incammina quasi di corsa lungo il corridoio per raggiungere la mamma.
Talmente è stata la gioia per questo bellissimo vestito che, alzandosi dal letto, si è dimenticata di indossare le scarpe.
Stranamente, però, non sente il freddo del pavimento di marmo sotto i piedi.
Guarda stupita per terra. Si accorge che il pavimento è scomparso e con lui anche i muri della stanza.
Ora sta camminando su un bellissimo prato verde pieno di fiori di tutti i colori.
Alza la testa e vede il cielo azzurro con qualche nuvola rosa qua e là.
Il sole sta nascendo all'orizzonte e diffonde intorno a se una calda luce dorata che, stranamente, si può guardare
senza sentire male agli occhi.

Farfalle dai mille colori, alcune grandi come la mano di Serena, volano tutto intorno, appoggiandosi sui fiori e giocando a rincorrersi fra di loro.
Che posto bellissimo!
Serena sente la voglia di ballare per la gioia e allora si mette a girare su se stessa.
Con sua grande meraviglia si accorge che, muovendosi, dal suo vestito nasce per magia una polverina dorata.
" Sarà polvere di fata " pensa con gioia Serena " Ma allora forse, se voglio, posso anche volare!!!!"
E così apre le braccia, spicca un salto e, voilà, comincia a volteggiare nel cielo insieme alle farfalle.
Allora, felice, comincia a ballare e a fare mille piroette.
" Che bellooooooooooo!!!! "
Continua a volare e, in lontananza, vede che la mamma e il papà hanno disteso una tovaglia colorata sul prato.
Sopra, come in un bel quadro, sono disposte le tazze per la colazione, i biscotti, il pentolino con il latte.
La mamma sta versando il latte nelle tazze. " Che buon profumino. Ho proprio fame " pensa Serena e prende a volare in quella direzione.
Si avvicina ai genitori e con grande emozione pensa:
" Chissà che sorpresa per mamma e papà vedere che sono diventata proprio la principessa Marina e che ho anche
imparato a volare!". Poi ad alta voce chiama " Mamma, papà!!!"
La mamma si gira verso di lei e le sorride contenta: " Vieni Serena, la colazione è pronta".
Serena gira la testa a destra e a sinistra e dice:
" Ma no mamma, non vedi: non sono Serena. Sono la principessa Marina!"
La mamma continua a sorridere e ripete: " Svegliati Serena, la colazione è pronta".
Serena chiude gli occhi e improvvisamente si accorge di essere di nuovo nel suo letto.
" Che peccato! Era solo un bellissimo sogno ".
Si siede sul letto e vede che, appoggiato in fondo al letto, c'è un bellissimo vestito rosa, uguale a quello del suo sogno.
" Evviva. Che bel vestito mamma. Posso provarlo subito?"