Sugli alberi le foglie stanno cambiando colore ed anzi molte, ad ogni soffiare del vento, si staccano e dopo aver volteggiato leggere nell'aria, raggiungono il suolo.
Queste sono state ammucchiate formando delle piccole montagne variopinte e Fufi si diverte moltissimo a saltarci sopra e sentire gli scricchiolii delle foglie secche.
Quando si infila proprio in mezzo al mucchio più alto sente una vocina... non è quella della sua padrona perchè sa che avrebbe certamente un tono di rimprovero vedendolo disfare i cumuli di foglie che lei tanto faticosamente ha fatto.
In giardino ci sono solo loro due, quindi forse quella voce se l'è immaginata ed allora continua nel suo nuovo divertentissimo gioco.
Quando si infila proprio in mezzo al mucchio più alto sente una vocina... non è quella della sua padrona perchè sa che avrebbe certamente un tono di rimprovero vedendolo disfare i cumuli di foglie che lei tanto faticosamente ha fatto.
In giardino ci sono solo loro due, quindi forse quella voce se l'è immaginata ed allora continua nel suo nuovo divertentissimo gioco.
Ad un tratto sente proprio chiaramente qualcuno che gli dice:
" Stai attento mi fai male"
Fufi spaventato fa un salto all'indietro e si guarda intorno...ma da dove viene quella voce?
La sua padrona dorme tranquillamente sdraiata in poltrona dalla parte opposta del giardino e da come sorride beata sta certamente facendo un bel sogno, quindi non può aver detto quella frase.
Paralizzato dallo spavento osserva tutto il giardino ma non vede proprio niente di strano ed allora la voglia di giocare gli fa dimenticare anche la paura e ricomincia ad infilarsi tra le foglie scricchiolanti.
Ed ecco nuovamente la vocina che gli dice: "Ma non guardi dove metti le zampe? Qui non ci sei solo tu"
Ormai Fufi non vuole più spaventarsi ed essendo un gattino molto intelligente cerca di ragionare: la vocina ha parlato di zampe quindi sarà di qualcuno che sta vicino al terreno.
Con delicatezza cerca di sollevare le foglie ed ecco che vede un cosino che lo guarda con due occhi che sembrano capocchie di spillo...ma chi sarà mai?" Stai attento mi fai male"
Fufi spaventato fa un salto all'indietro e si guarda intorno...ma da dove viene quella voce?
La sua padrona dorme tranquillamente sdraiata in poltrona dalla parte opposta del giardino e da come sorride beata sta certamente facendo un bel sogno, quindi non può aver detto quella frase.
Paralizzato dallo spavento osserva tutto il giardino ma non vede proprio niente di strano ed allora la voglia di giocare gli fa dimenticare anche la paura e ricomincia ad infilarsi tra le foglie scricchiolanti.
Ed ecco nuovamente la vocina che gli dice: "Ma non guardi dove metti le zampe? Qui non ci sei solo tu"
Ormai Fufi non vuole più spaventarsi ed essendo un gattino molto intelligente cerca di ragionare: la vocina ha parlato di zampe quindi sarà di qualcuno che sta vicino al terreno.
E' un piccolo bruco che cerca riparo dal freddo tra le foglie...ma queste tra poco saranno portate via e quindi chissà quante disavventure potranno capitare a quell'animaletto.
Fufi prende subito una decisione
Cosa farà il gattino?
-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
beba l'ha continuata così:
Fufi si ricordava quel posto a memoria, per quanto ci fosse stato solo una volta capitandoci per caso.
Era una sorta di "oasi".
Si così l'aveva definita, sorridendo, il suo padrone osservando il gattino che con la tesolina inclinata da un lato, guardava curioso quell'isolotto galleggiante nel mezzo del laghetto artificiale.
C'erano una moltitudine di piante tropicali e sempreverdi che restavano fiorite anche quando il resto della natura si spogliava del suo fogliame.
Fufi tornò di corsa dal bruchino gli ordinò con voce decisa di salire su una foglia che prese tra i denti e trascinò fino al laghetto.
Ora il più era riuscire ad attraversare il laghetto.
E si sa i gatti non amano particolarmente bagnarsi.
Fufi sfiorò la superficie gelida con la zampa e, per quanto deciso in tutto e per tutto ad aiutare il nuovo amico, era ben lungi dall'attraversare quell'enorme distesa d'acqua.
D'un tratto gli venne un idea.
Posò la foglia sulla superficie limpida del lago, soffiò e lasciò che la corrente facesse il resto.
La barca foglia arrivò a destinazione. L'inverno separò i due amici e quando Fufi tornò sulla riva del lago chiamò a lungo il suo amico bruco ma non ebbe risposta.
Sconfortato pensò che il piccolo animale non avesse resistito alle gelide temperature invernali.
Poi una farfalla si posò sul suo nasino........
Era una sorta di "oasi".
Si così l'aveva definita, sorridendo, il suo padrone osservando il gattino che con la tesolina inclinata da un lato, guardava curioso quell'isolotto galleggiante nel mezzo del laghetto artificiale.
C'erano una moltitudine di piante tropicali e sempreverdi che restavano fiorite anche quando il resto della natura si spogliava del suo fogliame.
Fufi tornò di corsa dal bruchino gli ordinò con voce decisa di salire su una foglia che prese tra i denti e trascinò fino al laghetto.
Ora il più era riuscire ad attraversare il laghetto.
E si sa i gatti non amano particolarmente bagnarsi.
Fufi sfiorò la superficie gelida con la zampa e, per quanto deciso in tutto e per tutto ad aiutare il nuovo amico, era ben lungi dall'attraversare quell'enorme distesa d'acqua.
D'un tratto gli venne un idea.
Posò la foglia sulla superficie limpida del lago, soffiò e lasciò che la corrente facesse il resto.
La barca foglia arrivò a destinazione. L'inverno separò i due amici e quando Fufi tornò sulla riva del lago chiamò a lungo il suo amico bruco ma non ebbe risposta.
Sconfortato pensò che il piccolo animale non avesse resistito alle gelide temperature invernali.
Poi una farfalla si posò sul suo nasino........
beba questa continuazione è stupenda!!!
...non solo sei bravissima a scattare foto...
...non solo sei bravissima a scattare foto...
-> Vuoi continuarla tu o cambiare questo finale?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
Fufi si ricordava quel posto a memoria, per quanto ci fosse stato solo una volta capitandoci per caso.
RispondiEliminaEra una sorta di "oasi".
Si così l'aveva definita, sorridendo, il suo padrone osservando il gattino che con la tesolina inclinata da un lato, guardava curioso quell'isolotto galleggiante nel mezzo del laghetto artificiale.
C'erano una moltitudine di piante tropicali e sempreverdi che restavano fiorite anche quando il resto della natura si spogliava del suo fogliame.
Fufi tornò di corsa dal bruchino gli ordinò con voce decisa di salire su una foglia che prese tra i denti e trascinò fino al laghetto.
Ora il più era riuscire ad attraversare il laghetto.
E si sa i gatti non amano particolarmente bagnarsi.
Fufi sfiorò la superficie gelida con la zampa e, per quanto deciso in tutto e per tutto ad aiutare il nuovo amico, era ben lungi dall'attraversare quell'enorme distesa d'acqua.
D'un tratto gli venne un idea.
Posò la foglia sulla superficie limpida del lago, soffiò e lasciò che la corrente facesse il resto.
La barca foglia arrivò a destinazione. L'inverno separò i due amici e quando Fufi tornò sulla riva del lago chiamò a lungo il suo amico bruco ma non ebbe risposta.
Sconfortato pensò che il piccolo animale non avesse resistito alle gelide temperature invernali.
Poi una farfalla si posò sul suo nasino........
( scusa la lunghezza... ma mi piaceva troppo ... beba)
Grazie beba
RispondiEliminaper essere passata a trovarmi ed ancor di più per la stupenda continuazione...
riflette tutta la tua dolcezza...
sono sicura che in primavera arriverà anche da te una farfalla...e ti porterà la bella notizia che tanto speri
Un grandissimo abbraccio a te e baciotti ai tuoi cuccioli