Tanti e tanti anni fa in mezzo al cortile di Anna c'era un vecchio pozzo che veniva solo più utilizzato dalla Lena per fare il "bucato grande".
In primavera la Lena, girando la catena, tirava su l'acqua con il secchio arrugginito, la versava nel pentolone di rame e la faceva bollire sul grande fuoco posizionato sull'acciottolato al centro del cortile.
Quando era bella fumante la versava nel grande mastello di legno sulle ceneri messe nel telo che ricoprivano le vecchie e spesse lenzuola di cotone tessute a mano che, durante i lavaggi invernali, avevano perso il loro biancore.
Quando era bella fumante la versava nel grande mastello di legno sulle ceneri messe nel telo che ricoprivano le vecchie e spesse lenzuola di cotone tessute a mano che, durante i lavaggi invernali, avevano perso il loro biancore.
Tutto attorno, con i vapori, si sprigionava uno strano profumino...
Più volte, in piedi su di uno sgabello, altrimenti non ci sarebbe arrivata, la Lena rimestava con un lungo bastone in quel mastello.
Infine, tra lo stupore di tutti i bambini, dal grigiore di quelle ceneri uscivano delle belle lenzuola bianche che venivano poi stese su delle lunghe corde che attraversavano tutto il cortile ed il vento le faceva svolazzare.
Nell'attesa dell'asciugatura, facendo attenzione che la Lena non se ne accorgesse, quelle lenzuola erano perfette per improvvisare dei divertentissimi giochi: nascondino, il fondale per una recita, e tutto ciò che scaturiva dall'immaginazione dei bambini.
Anzi questi speravano sempre che il sole diventasse meno caldo e il vento cessasse di soffiare perchè altrimenti, una volta asciugate, le lenzuola sarebbero state tolte e per loro finiva il divertimento.
Un giorno Birillo, che si sentiva un po' trascurato, vedendo che i piccoli si divertivano così tanto, volle partecipare anche lui ai giochi.
Con un balzo afferrò tra i denti un lenzuolo e iniziò a correre in cerchio per il cortile.
Correndo il tessuto gli si avvolse sul muso e lui continuò nella sua corsa cieca tra gli strilli divertiti dei bambini.
Quando apparve la Lena, i bambini che si sentivano un pochino colpevoli, le dissero che quello strano fantasma era sbucato all'improvviso dal pozzo...
Cosa successe dopo?
-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
Più volte, in piedi su di uno sgabello, altrimenti non ci sarebbe arrivata, la Lena rimestava con un lungo bastone in quel mastello.
Infine, tra lo stupore di tutti i bambini, dal grigiore di quelle ceneri uscivano delle belle lenzuola bianche che venivano poi stese su delle lunghe corde che attraversavano tutto il cortile ed il vento le faceva svolazzare.
Nell'attesa dell'asciugatura, facendo attenzione che la Lena non se ne accorgesse, quelle lenzuola erano perfette per improvvisare dei divertentissimi giochi: nascondino, il fondale per una recita, e tutto ciò che scaturiva dall'immaginazione dei bambini.
Anzi questi speravano sempre che il sole diventasse meno caldo e il vento cessasse di soffiare perchè altrimenti, una volta asciugate, le lenzuola sarebbero state tolte e per loro finiva il divertimento.
Un giorno Birillo, che si sentiva un po' trascurato, vedendo che i piccoli si divertivano così tanto, volle partecipare anche lui ai giochi.
Con un balzo afferrò tra i denti un lenzuolo e iniziò a correre in cerchio per il cortile.
Correndo il tessuto gli si avvolse sul muso e lui continuò nella sua corsa cieca tra gli strilli divertiti dei bambini.
Quando apparve la Lena, i bambini che si sentivano un pochino colpevoli, le dissero che quello strano fantasma era sbucato all'improvviso dal pozzo...
Cosa successe dopo?
-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
beba l'ha continuata così
e come interrompere quel gioco che la Lena conosceva da anni?
Perchè le lenzuola rimanevano anche un giorno di più anche se già asciutte?
Perchè la Lena dalla tendina scostata della cucina li guardava giocare con il sorriso dolce sul viso
ritornava alla memoria a quel profumo del bucato steso al sole dove lei e i suoi fratelli si arrotolavano tra le urle della nonna che li brontolava amabilmente.
Allora Lena che fece?
Si finse spaventata dal "fantasma" del pozzo e corse a casa fintamente impaurita.
Poi infornò tanti biscotti a forma di fantasmino per la merenda e dopo poco tutti intorno al pozzo iniziarono a raccontare storie.
E c'era anche lui.
Il vero fantasma del pozzo...
Ma questa è un'altra storia
Perchè le lenzuola rimanevano anche un giorno di più anche se già asciutte?
Perchè la Lena dalla tendina scostata della cucina li guardava giocare con il sorriso dolce sul viso
ritornava alla memoria a quel profumo del bucato steso al sole dove lei e i suoi fratelli si arrotolavano tra le urle della nonna che li brontolava amabilmente.
Allora Lena che fece?
Si finse spaventata dal "fantasma" del pozzo e corse a casa fintamente impaurita.
Poi infornò tanti biscotti a forma di fantasmino per la merenda e dopo poco tutti intorno al pozzo iniziarono a raccontare storie.
E c'era anche lui.
Il vero fantasma del pozzo...
Ma questa è un'altra storia
grazie, grazie beba sei fantastica come al solito
-> vuoi continuarla tu o cambiare questo finale?
-> vuoi un suggerimento?
-> questo spazio è per te...
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-> vuoi un suggerimento?
-> questo spazio è per te...
E come interrompere quel gioco che la Lena conosceva da anni?
RispondiEliminaPerchè quelle lenzuola rimanevano un giorno in più anche quando già asciutte?
Perchè la Lena dalla tendina scostata della sua cucina li guardava giocare con il sorriso dolce sul viso ritornava alla memoria a quel profumo di bucato steso al sole dove lei e i fratelli si arrotolavano tra le urla della nonna che li brontolava amabilmente.
E allora Lena che fece?
Si finse spaventata dal "fantasma" del pozzo e corse a casa fintamente impaurita.
Poi infornò tanti biscotti a forma di fantasmino per la merenda e dopo poco tutti intorno al pozzo iniziarono a raccontare storie.
E c'era anche lui.
Il vero fantasma del pozzo...
Ma questa è un altra storia
GRAZIE, GRAZIE beba
RispondiEliminasei fantastica come al solito!!!
non sai quanto sia gratificante per me vedere che qualcuno dà importanza alle mie semplici favole e le vuole continuare...
Ti auguro ogni bene e tante serene giornate