CAMBIO DELL'ORA PER GIOGIO'

Nel Mondo Fatato tutto trascorre serenamente scandito da degli orari predefiniti.

Re Giorgio e la regina Marianna si affacciano orgogliosi dal terrazzo del palazzo per osservare i loro sudditi che, cantando felicemente, coltivano insieme i campi o eseguono i vari lavori.

All'improvviso il loro sguardo si vela di tristezza quando vedono dei piccoli rincorrersi festosi sui prati.

Desiderano tanto un bambino da coccolare e a cui poi lasciare il regno!

Finalmente un giorno il loro grande sogno si avvera.

Il re dà una enorme festa, invita tutti i suoi sudditi al castello e
, tutto fiero, presenta loro il principino Giorgio II.

Il piccolo cresce velocemente coccolato non solo dai genitori ma da tutte le persone del reame.

La sua simpatia è contagiosa ed è sempre attorniato anche dai vari bambini con i quali condivide generosamente i suoi giocattoli.

Ovunque si sente ridere e chiamare a gran voce Giogiò... il soprannome che gli è stato affibbiato perché è stata la prima parola che ha pronunciato per indicare un giocattolo e, per molto tempo, è stata anche la sola parola che pronunciava in continuazione ed... in tutti i toni!

Il piccolo è proprio un bambino perfetto... sino a quando non si tratta di andare a letto... allora lì iniziano i capricci.

Nel reame ognuno sa che alle 8 di sera si deve andare a dormire... questa è la regola tramandata ormai dai tempi dei tempi ed considerata da tutti una cosa normale.

Gli strilli del principino si diffondono ovunque e questo non è proprio accettabile.

Ogni sera inutilmente la mamma cerca di consolarlo ed addormentarlo raccontandogli qualche bella favola.

Una sera sfinita la regina chiede consiglio al marito per sapere come comportarsi con un piccolo così disubbidiente.

Il saggio re si apparta con il piccolo e, presolo sulle ginocchia, vuole sapere il motivo di tutti i suoi capricci serali.

Prontamente Giogiò gli risponde:

"Per non perdere del tempo prezioso che posso trascorrere giocando".

Il re resta molto pensieroso e tutta la notte si arrovella per riuscire a trovare una soluzione.

Come conciliare il suo piacere di andare incontro al desiderio di suo figlio e contemporaneamente non trasgredire le regole tramandate da generazioni?

All'alba, tutto felice, sveglia la regina e le comunica che adesso sa cosa fare.

Va nel suo studio e scrive tante locandine che poi fa affiggere ovunque nel reame.

"Questa notte si dovranno spostare le lancette di tutti gli orologi del regno dalle ore due alle tre.

Domani il mio bambino e tutti gli altri abitanti del reame potranno sfruttare un'ora in più di luce per fare ciò che desiderano di più".

Ecco l'origine del cambio delle ore

Cosa succederà poi?

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