con l'approssimarsi delle vacanze purtroppo si ripresenta
lo squallido fenomeno dell'abbandono degli animali (cani, gatti, ecc.)
lo squallido fenomeno dell'abbandono degli animali (cani, gatti, ecc.)
da parte di chi (per aridità di cuore) considera gli animali solo oggetti
alla bellissima iniziativa dell' ENPA voglio contribuire ripubblicando la favola
PINGO e PONGO amici inseparabili
per chi non l'avesse letta o volesse rileggerla
ecco la favola e le continuazioni che mi avevano inviato
La piccola Esmeralda aveva insistito molto
per avere un cane ed aveva promesso a più riprese che se ne sarebbe presa cura personalmente.
per avere un cane ed aveva promesso a più riprese che se ne sarebbe presa cura personalmente.
Continuava a dire che con un simile compagno di giochi non si sarebbe più annoiata durante le lunghe assenze dei genitori.
Così, per il suo compleanno
, questi le avevano regalato Pingo un tenero cucciolotto bianco e nero.
Il cagnolino si era subito affezionato alla bambina e la seguiva ovunque scodinzolando felice.
Esmeralda era contenta di avere trovato finalmente un compagno di giochi che faceva sempre e solo cosa voleva lei.
I genitori, impegnati nei loro molteplici impegni
, vedevano di buon occhio quell'amicizia convinti di avere trovato finalmente qualcosa a cui la piccola dedicasse così tanto tempo.
Con il passare dei giorni l'entusiasmo iniziale per il nuovo "gioco" incominciò a scemare.
Ad Esmeralda dava fastidio che le sue amiche dedicassero tanta attenzione a Pingo... quasi mettendo lei in secondo piano.
Inutilmente il cucciolo la seguiva fiducioso e le si buttava ai piedi alzando le zampette per invitarla a fargli qualche coccola ma... lei incominciò addirittura a scacciarlo scocciata.
I genitori, per cui il cagnolino era stato solo un ulteriore impegno in più, iniziarono ben presto ad essere seccati nel sentire le molteplici lamentele di Esmeralda.
Con il giungere della bella stagione ripresero la loro abitudine di fare delle piccole gite fuori porta ed il cagnolino era... un inconveniente.
Non in tutti i posti era possibile portarlo così iniziarono a lasciarlo solo in casa per diverse ore e poi addirittura per l'intera giornata.
Un sabato si alzarono tutti presto perché c'era in programma di andare ad un maneggio dove finalmente Esmeralda avrebbe potuto provare a cavalcare... la sua ultima passione... dopotutto anche una sua amica lo faceva!!!
Durante il tragitto a Pingo venne voglia di fare la pipì perché quella mattina, nell'entusiasmo della partenza, nessuno si era ricordato di portarlo fuori.
Lui da bravo cagnolino non voleva assolutamente sporcare in macchina quindi iniziò a guaire per farsi capire.
Di rimando Esmeralda incominciò a reclamare con i genitori perché il cane le dava fastidio con i suoi lamenti.
La mamma, che era già un pochino arrabbiata per la levataccia, ci aggiunse i suoi rimbrotti.
Il papà, dopo aver chiesto a più riprese di essere lasciato tranquillo perché altrimenti non riusciva a concentrarsi sulla guida, frenò in una piazzola e scaricò il cagnolino.
Pingo corse subito vicino ad un cespuglio ma, aveva appena alzato la zampina, quando sentì la macchina ripartire a razzo.
Rimase stranamente stupito ma poi si pose pazientemente seduto ad aspettare vicino al bordo della strada.
Passarono le ore e lui iniziava ad avere sete e fame ma non osava certo spostarsi per cercare qualcosa... era sicurissimo che tra le varie macchine che gli sfrecciavano davanti senz'altro tra un pochino sarebbe arrivata anche quella dei suoi padroni.
Quando ormai il sole era molto alto nel cielo e lui, ormai stanco, si era accucciato a terra, vicino a lui giunse un altro cane che gli disse:
"Rassegnati, non torneranno più"
Pingo in un primo tempo pensò di essersi appisolato e di sognare perché non lo aveva proprio sentito arrivare.
"No sono certo che torneranno..." gli rispose "Esmeralda mi vuole troppo bene. Certamente non si sono accorti che io non sono risalito in macchina e quando lo scoprono verranno a prendermi".
"Anch'io la pensavo così..." continuò Pongo, l'altro cane "ma dopo aver aspettato per diversi giorni sul bordo di questa strada ed aver rischiato più volte di finire sotto ad una macchina ho incominciato a pensare a tutti i piccoli cambiamenti nel comportamento del mio padrone negli ultimi tempi..."
"No, no, tu non puoi capire..." iniziò tutto infervorato Pingo "la mia padroncina si addormentava solo se la mia cestina era vicino al suo letto e la mattina, addirittura, divideva la sua colazione con me"
"Anche a me succedeva così in un primo tempo..." replicò con voce triste Pongo "poi però le cose , poco per volte, sono cambiate e adesso mi ritrovo qui da diversi mesi. Finalmente sono di nuovo contento perché ho trovato qualcuno con cui dividere le mie giornate. Dai vieni con me mi sono trovato un riparo niente male ai piedi di una grande quercia ed ho imparato addirittura a procurarmi il cibo da solo".
Dopo aver tristemente guardato ancora nella direzione in cui era sparita la macchina dei suoi padroni, Pingo si affiancò a Pongo e con lui raggiunse l'ombra ristoratrice dell'albero.
Da quel giorno non si lasciarono più e, ogni tanto, tornano entrambi sul bordo della strada per vedere se eventualmente i loro rispettivi padroni ci hanno ripensato...
...un bel giorno d'estate mentre si riposavano beatamente all'ombra di una grossa quercia furono svegliati all'improvviso dalle voci festosi di una bambina che correva felice nel bosco con la sua amata Briciola, una meticcia di piccola taglia color miele.
La piccolina si accorse subito dei due amici che distavano pochi metri da loro e guardando con sguardo insospettito i due compagni si fermò...li scrutò per bene e poi piano piano si avvicinò loro....Pingo e Pongo gli sorrisero senza pensarci due volte e la piccola Briciola scodinzolava felicemente perché aveva trovato dei nuovi compagni di gioco.
Arianna vedendo i cuccioli ne rimase intenerita e fece ritorno a casa in compagnia di tutti e tre.
Pingo e Pongo erano increduli ma al settimo cielo perché grazie a Briciola avevano trovato una persona adorabile che dava loro cibo, amore e tante cure ed tutto il merito era della loro sorellina color miele
Una sera mentre Pingo e Pongo guardavano le macchine sfrecciare sul autostrada, il loro occhio cadde su uno strano oggetto lungo il viadotto era un sacco nero come la pece.
Pongo si avvicinò pian pianino e Pingo lo seguiva con lo sguardo.
Pongo annusò il sacco, ma fece un salto al indietro per lo spavento... il sacco si era mosso...
aspettò un poco e poi raggiunto da Pingo si riavvicinarono al sacco, lo toccarono con una zampina e increduli si accorsero che ancora una volta il sacco si muoveva...
da una piccola fessura videro uscire una zampina...
si riavvicinarono e sentirono un lieve respiro...
con tutta la loro forza strapparono l'involucro nero e si accorsero che dentro c'erano due piccole cagnoline...
una tutta bianca e una tutta nera...
le aiutarono ad uscire dal sacco e le accompagnarono sotto la quercia...
era di nuovo accaduto... un altro padrone... un altro uomo...
ma cosa accadde di bello in questa storia?
che Pongo e Pingo si innamorano di queste due cagnoline, e dalla loro storia nacquero 6 bellissimi cucciolotti ...
dal abbandono l'amicizia,
dalla cattiveria il bene,
dal dolore la forza,
dal odio l'amore
Cosa successe poi?
-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
Cosa successe poi?
-> Vuoi continuarla tu?
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ancora GRAZIE per queste bellissime continuazione pervenute
ed un grazie speciale a tutti coloro che si prodigheranno
per combattere l'abbandono degli animali
Se vedi un animale abbandonato sulle strade/autostrade nazionali
fai un semplice gesto che non ti costa nulla
chiama il n. verde 800 137 079
Ente Nazionale Protezione Animali
luglio e agosto GRATUITO 7gg/7 24h/24
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Un amico a quattro zampe deve essere sempre amato e accudito con cura. Solo genitori che sanno molto bene queste cose si possono permettere di regalare ai propri figli un cucciolo.
RispondiEliminaUn abbraccio a te nonna Anna.
Purtroppo molte volte non è così... diffondiamo affinché in tanti riescano a recepirlo ;-)
EliminaMa che bello questo racconto....Non lo avevo ancora letto, hai fatto bene a riproporlo...Grazie Anna.
RispondiEliminaBuona giornata e a presto...Mariuccia
Grazie, anche a me sfuggono molti post. un abbraccio
Eliminaspero che quest'anno vada meglio.....purtroppo gli appelli non bastano mai....
RispondiEliminaHai ragione Andreina persone senza cuore ve ne sono molte ma se continuiamo a lanciare appelli forse...
RispondiEliminaGrazie, spargiamo la voce in tanti e chissà...
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