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sabato 26 novembre 2022

Gioco della CAMPANA o della SETTIMANA

(immagine presa dal web)

Quando ero piccola a scuola non c’era il tempo pieno e noi bambini avevamo tutto il pomeriggio a nostra disposizione perché non esistevano i corsi in piscina o palestre varie ed in casa non c’era la tv o i giochi elettronici più disparati che ci calamitassero.

Appena finito di pranzare facevo subito i compiti e poi raggiungevo i miei amici in strada: la nostra vera palestra all’aria aperta!

Non avevamo bisogno di darci appuntamento con un WhatsApp, chi prima finiva scendeva giù!

Il nostro posto preferito era il marciapiede davanti casa perché era bello liscio e pulito e lì avevamo tracciato a terra il gioco della “campana o settimana”.

Chi arrivava prima tirava fuori dal nascondiglio segreto (un buco nel muro) il prezioso pezzetto di mattone (il gessetto – quello bianco – esisteva solo a scuola) e ripassava la traccia che, con il passaggio delle persone, si era un pochino cancellata.

Quando c’eravamo poi tutti si faceva il sorteggio e si iniziava il gioco tra aneddoti di cosa era successo in mattinata a scuola e mille risate.

Il primo lanciava il sasso sulla prima casella, la raggiungeva saltellando su una gamba sola e, sempre restando su una gamba sola, raccoglieva il sasso poi, saltellando di casella in casella, cercava di arrivare a quella finale senza calpestare le righe.

Se ci riusciva allora lanciava poi il sasso sulla seconda casella e poi, man mano, sulle successive.

La cosa non era facile e, appena lui toccava una riga, iniziava il suo gioco il secondo bambino.

Ogni sbaglio scatenava delle allegre risate ma, poiché si era molto meno permalosi, anche chi le subiva le accettava ridendo.

Questo gioco affina il senso di equilibrio perché, saltellando sempre su una gamba sola e facendo attenzione di non calpestare le linee delle caselle, si coordinano contemporaneamente gli occhi, le mani ed i piedi.

A mio avviso questo gioco dovrebbe essere tracciato su molti marciapiedi e nei cortili delle scuole!







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