Tanto tempo fa Memè aveva proposto alla nonna di costruire insieme una "cosa" da poter portare poi sempre con sé.
Con il poco tempo ed il materiale che avevano a disposizione ne era venuto fuori uno strano pupazzino quadrato, morbido, con due occhioni azzurri e due lunghe braccia che sembravano volessero abbracciare proprio tutti.
"Lo chiamerei Sempre con me ma mi sembra un nome troppo lungo" aveva sussurrato Memè osservando il suo nuovo amico.
Una persona aveva suggerito di chiamarlo Tino, diminutivo di quadratino poichè era stato confezionato con un pezzetto di tessuto a quadretti.
Un'altra Rino diminutivo di zuccherino perché lo trovava tanto "dolce".
A Memè erano piaciuti entrambi ma era rimasta indecisa su quale scegliere.
Il giorno dopo, preparandosi per andare a scuola, si era messa il pupazzino nella tasca del grembiulino dicendo:
"Lo posso portare a scuola e dire che è una specie di camaleonte perché si mimetizza proprio con il mio grembiulino".
In effetti era solo lì che il pupazzino aveva la capacità di adattarsi al colore... essendo stato confezionato con un pezzetto di stoffa a quadretti bianchi e verdi proprio come quella del suo grembiulino ;-)
All'uscita dalla materna Memè, tutta felice, era corsa incontro alla nonna e, sventolandole il pupazzino davanti agli occhi, le aveva detto:
"Ormai sono sicurissima ho trovato un nome proprio adatto per lui... l'ho chiamato Semmè. E' il diminutivo di SEMpre con ME'... anche la mia amica del cuore è d'accordo e poi..." facendo una giravolta su se stessa e strizzando l'occhio aveva continuato "fa rima anche con il mio nome, quindi più bello di così!"
Il pupazzino si poteva tenere comodamente in mano o nascondere in una tasca così da quel momento i due divennero inseparabili.
Mentre accompagnava la mamma a fare la spesa nei vari supermercati, o durante le interminabili code alla cassa, la bimba si distraeva continuando a parlare con il suo amico e spiegandogli tutto ciò che lei osservava.
Durante i viaggi in macchina Memè appoggiava Semmè al finestrino e, facendogli muovere le lunghe e flessibili braccia, gli faceva salutare tutte le auto che incrociavano.
Quando erano stanchi di guardare fuori gli faceva fare un pochino di ginnastica facendolo saltellare sulle sue ginocchia... ed i viaggi sembravano così molto meno noiosi di una volta!
Al mare il pupazzino, posizionato comodamente sulla sdraio, osservava la bambina che si divertiva nuotando.
Durante i viaggi in macchina Memè appoggiava Semmè al finestrino e, facendogli muovere le lunghe e flessibili braccia, gli faceva salutare tutte le auto che incrociavano.
Quando erano stanchi di guardare fuori gli faceva fare un pochino di ginnastica facendolo saltellare sulle sue ginocchia... ed i viaggi sembravano così molto meno noiosi di una volta!
Al mare il pupazzino, posizionato comodamente sulla sdraio, osservava la bambina che si divertiva nuotando.
Un giorno, a furia di sporgersi Semmè, era addirittura caduto nel secchiello pieno di acqua.
Tutto si era risolto nel migliori dei modi perché, essendo di stoffa, era bastato stenderlo un pochino al sole.
Oggi Memè e la nonna stanno facendo una tranquilla passeggiata in campagna e si divertono ad osservare tutto ciò che le circonda.
All'improvviso la bimba si tocca nella tasca dove ha riposto il suo inseparabile pupazzino poi, non convinta, lo tira addirittura fuori.
"Com'è possibile?..." dice alla nonna "Guarda là in fondo!" e, dopo averla presa per mano, inizia a correre trascinandola con sè.
Seminascosto tra dei pezzi di legno c'è un sosia di Semmè.
Memè tutta emozionata lo prende e lo avvicina al suo pupazzino e poi esclama:
Memè tutta emozionata lo prende e lo avvicina al suo pupazzino e poi esclama:
"E' proprio perfettamente uguale al mio inseparabile amico: quadrato, a quadretti bianche e verdi, lunghe braccia rosa... l'unica differenza è che su di un occhio ha una benda nera come quella dei pirati che ho visto ieri nei cartoni animati!"
La nonna l'osserva sorridendo...
La nonna l'osserva sorridendo...
Cosa successe poi?
-> Vuoi continuarla tu?
-> Vuoi un suggerimento?
-> Questo spazio è per te...
Cara Anna, fino qui il racconto è molto bello, spero che qualcuno possa continuare, così poi leggere il resto.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana cara amica.
Tomaso
Grazie... anch'io spero che qualcuno voglia continuarlo.
RispondiEliminaUn sereno fine settimana anche a te e famiglia!